
“A pochi giorni dall’11° anniversario del sisma che colpì l’Emilia, posso dire che questo è come un nuovo terremoto“, così Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, ha definito in conferenza stampa la drammatica emergenza maltempo che sta colpendo la Regione. “Siamo di fronte a un nuovo evento catastrofico. In certe zone sono caduti oltre 300 mm di pioggia su un territorio che non riesce più ad assorbire nulla perchè già impregnato dalle precipitazioni dei giorni scorsi”. Sale intanto a 8 il numero delle vittime, di cui 3 a Forlì, 3 a Cesena, una donna a Cesenatico e uno nel ravennate.
E’ della moglie dell’uomo sui 70 anni morto, nella notte, a Ronta di Cesena, zona colpita dall’esondazione del fiume Savio, il corpo della donna rinvenuto in mattinata sulla spiaggia di Zadina, sul litorale nord, di Cesenatico. La donna risultava dispersa dalla tarda serata di ieri. Il cadavere è stato trascinato dalla corrente impetuosa del fiume Savio.
Ci sono dispersi e si stima che siano quasi 10mila gli sfollati, ma il numero è destinato a salire perchè ci sono interi territori isolati.

“Una situazione pesantissima, – ha detto Bonaccini, in contatto durante la notte con il presidente Mattarella, con la premier Giorgia Meloni collegata dal Giappone, e con i ministri e presidenti di regione – “Sono stati inviati oltre 600 uomini, vigili del fuoco, elicotteri e mezzi speciali da altre regioni che ringrazio. Siamo già al lavoro anche per la fiscalità e la sospensione dei mututi nelle zone colpite ma ora abbiamo bisogno di un ulteriore sforzo, perchè per prima cosa c’è l’incolumità delle persone, la priorità è mettere in sicurezza tutti”. Sono 40 i comuni alluvionati, con ferrovie, strade e autostrade interrotte, e un ponte crollato. “Il sistema infrastrutturale è stato messo a dura prova se non da ricostruire. Poi c’è tutto il sistema franoso che non si fermerà e che sarà da valutare nei prossimi giorni”.
Presenti alla conferenza stampa nella sede della protezione civile regionale anche il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il vice ministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, e la vice presidente della Regione Emili-Romagna, Irene Priolo.
250 le frane in 48 Comuni. Oltre 1.100 i volontari in campo. Domani non sono previste precipitazioni ma allerta rossa su buona parte della regione per criticità idrica e idrogeologica.
“Sono 21 i fiumi esondati anche in più punti e 22 i corsi d’acqua che hanno superato il livello 3, di massimo allarme. Aumentano a 36 i Comuni con allagamenti tra la Romagna e il Bolognese e a 48 quelli con 250 frane, di cui 120 importanti, tra Reggio Emilia e Rimini – questo il quadro tracciato dalla vicepresidente regionale, assessore Irene Priolo – “Uno scenario di guerra, molto complicato. Gli eventi meteo sono in esaurimento nel pomeriggio ma il picco di piena sta ancora transitando (è il caso del fiume Secchia) con difficoltà di scarico a mare a causa delle mareggiate che impediscono il deflusso. Abbiamo deciso di diramanre una nuova allerta meteo proprio per le difficoltà sul territorio”.
Il ministro Piantedosi impegnato questa mattina in vari sopralluoghi, ha parlato di “stazionarietà di una situazione di notevole gravità”, assicurando che il Governo ha già schierato le forze e risorse per tornare presto alla ripresa della normalità. “Ma in questo momento la priorità è portare avanti la complicata azione di soccorso”.
Ancora tante le zone sott’acqua, e 50mila gli utenti rimasti senza energia elettrica: 270 unità dell’Enel sono al lavoro per ripristinare il servizio che rimane legato alle condizioni atmosferiche, perché nelle cabine non si interviene se c’è presenza di acqua. Oltre 700 gli uomini attivi sul territorio e 100 i mezzi di soccorso di varia natura mobilitati per gli aiuti.
Il viceministro Bignami ha poi fatto un quadro della rete viaria e autostradale messa a dura prova dalle alluvioni. La F1 ha ufficializzato la scelta di annullare il Gp dell’Emilia Romagna, in programma a Imola nel fine settimana: “La decisione di sospendere Imola deriva anche dal fatto che molte dalle arterie stradali di arrivo sono compromesse” ha spiegato Bignami. “La decisione – ha scritto la F1 su twitter – e’ stata presa per la sicurezza dei tifosi e dei team. Non e’ giusto provocare ulteriori pressioni sulle autorita’ locali e sulle forze impegnate nell’emergenza”.