Di Entoni Calamunci
REGGIO EMILIA – Si è tenuta questa mattina la presentazione alla stampa di Reggio del nuovo prefetto Maria Rita Cocciufa. Siciliana, originaria di Lentini, il nuovo prefetto, classe 1958, è stata nominata nel 2007 cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana e ufficiale Omri. Coniugata e madre di due figli, ha grande competenza in materia di immigrazione. Nel corso della riunione del Consiglio dei ministri dell’11 maggio, è stata nominata nuovo Prefetto di Reggio Emilia, subentrando a Iolanda Rolli, che ha concluso il suo mandato lo scorso aprile.
“È un momento particolarmente importante incontrare la stampa, voce di una comunità.” Con queste parole Maria Rita Cocciufa ha salutato la stampa, riunita nel salone delle conferenze della Prefettura reggiana. “Il lavoro che svolgiamo all’interno in questo palazzo è veramente importante. Necessito fare qualche osservazione: intendo manifestare vicinanza alla popolazione della Romagna, colpita dall’alluvione. È necessaria una nuova consapevolezza a tutela del territorio. Ciò che mi ha toccato è la grande operosità delle persone che vivono in questa regione: mi sono già fatta un’idea di cosa sia l’Emilia Romagna. Sono veramente orgogliosa per la grande opportunità datami dal ministero e dal governo, in questo territorio vivo, fatto di gente operosa.”
“Questo non significa che non sono presenti problemi. Lavorare in un contesto così,” ha continuato il nuovo prefetto “dove c’è una squadra sinergica (Stato, forze dell’ordine ecc..), è un valore aggiunto. Occorre continuare su questa strada, cercando di migliorare ciò che è migliorabile, soprattutto sui temi che mi sono a cuore: sicurezza, prevenzione, attenzione alle forme di disagio che stanno crescendo e al fenomeno immigratorio. I temi sul tavolo sono tanti.”
La prossima settimana, attraverso un tavolo di lavoro, il prefetto Cocciufa incontrerà la Polizia e gli enti locali cercando anche di continuare il lavoro di chi l’ha preceduta.
“Particolare attenzione verrà posta alla prevenzione mafiosa, problematica che ha attanagliato – e continua ad attanagliare – questo ricco territorio. E’ necessario ampliare l’ottica: cercare di colpire tutto ciò che c’è di marcio, così che la parte sana presente in provincia possa lavorare in legalità e serenità. Questa è una provincia che ha tanti anticorpi. Bisogna solo migliorare il sistema immunitario. Sarà un’esperienza assolutamente stimolante, grazie anche ai livelli culturali elevati e ad un’attenta società civile. Stretta collaborazione con tutte le istituzioni presenti sul territorio. Sono rimasta colpita dall’ordine della città: una città così grande, ordinata, è merito di chi gestisce la cosa pubblica ma anche dei cittadini. Un’altra opportunità che può mostrare problematiche, cui occorrerà prestare particole attenzione, è il Pnrr e i soldi che porta con sé. Le aspettative sono tante, ed è giusto che vengano soddisfatte.”
“Sono temi fondamentali.” Ha affermato il nuovo prefetto sulle questioni legate alla sicurezza, al degrado e al fenomeno baby gang. “Sono aspetti di un disagio che sta sempre più crescendo, che parte dai più giovani. Credo molto nella prevenzione: penso ad esempio ai gruppi di ascolto all’interno delle scuole ecc.. per agganciare i ragazzi e lavorare anche con le famiglie. Una chiave di volta sarebbe il riuscire a creare delle intese sinergiche tra i tre pilastri della società: istituzioni, scuola e Chiesa. Attraverso determinati percorsi si possono fare scelte diverse, anche grazie alla cultura e allo studio. Su questo c’è davvero tanto da fare e in una realtà come questo si può fare. Si possono trovare molti canali, tra cui lo sport. Si parla anche di valori, che i ragazzi stanno perdendo, forse anche a causa della digitalizzazione, che degrada il rapporto umano. Non è facile entrare all’interno delle dinamiche familiari. Un’altra problematica da affrontare è la questione legata al traffico di droga, soprattutto quelle a poco costo, assai diffuse tra i giovani, con effetti devastanti. Ho tutte le premesse per fare un buon lavoro.”
“Zero tolleranza sulle questioni mafiose,” ha detto Cocciufa in conclusione. “Occorre fare un certo tipo di lavoro, spesso avvertito come “duro”, come è stato percepito nell’agrigentino. Risulta necessaria una maggiore consapevolezza e una maggiore coscienza della società civile, che vede diffondere forme di criminalità organizzata sempre più subdole. In questo caso la tolleranza deve essere zero. Particolare attenzione dovrà essere prestato al tessuto imprenditoriale, qui molto ricco: va ribadito che una piccola metastasi può, in futuro, causare gravi problemi. Per questo si rende necessaria la prevenzione.”
Vengo da una esperienza unica su tutto il territorio nazionale. Sono molto fiduciosa è molto felice di questa esperienza.”
Anche il sindaco di Reggio Luca Vecchi ha incontrato stamane in Municipio il nuovo prefetto Maria Rita Cocciufa che si insedia oggi in città. Nel corso dell’incontro, durato circa un’ora, sindaco e prefetto hanno avuto un primo confronto sui principali temi che riguardano la città, ponendo le basi per una stretta futura collaborazione.
Il sindaco, nel dare il benvenuto al prefetto a Reggio, ha infatti riconfermato la massima collaborazione e appoggio, nel rispetto delle distinte e precipue prerogative, dell’Amministrazione comunale