REGGIO EMILIA – Si sono azzuffati per futili motivi dandosi calci e pugni, bastonate: sono state scene di brutale violenza quelle verificatesi ieri sera nel piazzale di un distributore carburanti di Reggio Emilia. I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia, con il supporto di una volante della locale Questura giunta sul posto, oltre a fermare i quattro partecipanti alla rissa hanno evitato che degenerasse in conseguenze ben più gravi.

Intorno alle 20.00 una pattuglia dei carabinieri è stata avvicinata da diversi passanti che segnalavano una cruenta rissa che coinvolgeva quattro uomini stranieri, all’altezza di un distributore di carburante in città. Arrivati sul posto e i militari hanno notato quattro uomini di etnia indiana che si colpivano a vicenda con calci e pugni.

Nonostante i richiami dei carabinieri i quattro hanno continuato ad azzuffarsi a vicenda ed urlare in idioma indiano. Uno impugnava nella mano destra un bracciale in acciaio di grosse dimensioni, con il quale colpiva un altro che a seguito dei colpi ricevuti aveva un evidente sanguinamento alla testa, nel contempo sferrava calci e pugni; un altro dei quattro uomini con in mano un bastone di metallo della lunghezza di 65 cm sferrava varie bastonate al capo e al corpo di un altro contendente che poi cadeva a terra.

Mentre i carabinieri erano intenti a separare i partecipanti alla rissa, è arrivata in ausilio una volante della Questura di Reggio Emilia che dando manforte ai carabinieri è riuscita definitivamente a separare i litiganti e porre fine alla rissa.

Sul posto sono anche due autoambulanze che hanno trasportato all’Arcispedale santa Maria Nuova per le cure del caso due dei quattro uomini poi refertati con prognosi rispettivamente di 6 e 7 giorni. I Carabinieri hanno recuperato e sequestrato il bastone in metallo utilizzato ed il bracciale in acciaio. I 4, tutti cittadini indiani di 43, 40, 35 e 24 anni, domiciliati a Reggio Emilia, tratti in arresto, al termine delle formalità di rito, sono stati ristretti a disposizione della Procura reggiana.