di Giuseppe Adriano Rossi

REGGIO EMILIA – Essere una presenza significativa, luce nel mondo e sale della terra: questo l’invito che don Giovanni Rossi, nuovo vicario generale della diocesi e già assistente diocesano e regionale dei giovani di Azione Cattolica, ha rivolto all’Associazione nell’omelia della Messa presieduta nel pomeriggio di sabato 17 giugno in Sant’Agostino nell’ambito della 39^ edizione del Festincontro.

Don Rossi ha sottolineato, riferendosi al brano evangelico, lo sguardo profondo di Gesù verso i discepoli, la sua compassione per persone che sembravano pecore senza padrone.

Occorre infatti qualcuno che si prenda cura degli altri, che si faccia carico del disorientamento in cui tanti vivono; non basta criticare o rimpiangere il passato. Innanzitutto, ha detto don Rossi, bisogna insistere sulla preghiera, tornare al dialogo profondo, trovare le cose essenziali e su queste giocare la propria esistenza. 

Gli apostoli erano persone quotidiane, amate dal Signore, che si sono messe alla sua sequela.

Compito dei laici e in particolare dei soci di Azione Cattolica – alla celebrazione presenti la presidente diocesana Sara Iotti, componenti del consiglio diocesano e della consulta delle aggregazioni laicali, nonché Gianni Borsa presidente dell’A.C. ambrosiana ed autore di un efficace libro su David Sassoli, è di continuare l’azione di Cristo, vivere il presente. Gesù è il nostro contemporaneo ed è sempre vicino a ciascuno. Hanno concelebrato don Daniele Casini, assistente diocesano dell’A.C. e padre Boniface Kova.

Oggi è diffusa una pericolosa infermità: la mancanza di senso di vita;  ciò interpella ogni cristiano, che deve sottrarre il mondo al potere del male ed essere testimone della gioia della Resurrezione. Tutti sono chiamati ad essere operatore nella messe del Signore!