Immagine d’archivio

REGGIO EMILIA – Un mercato contadino che porterà a Campovolo i prodotti delle aziende colpite dall’alluvione del mese scorso. È questa l’iniziativa voluta da Coldiretti Emilia Romagna che, in occasione del maxiconcerto “ITALIA LOVES ROMAGNA”, in programma alla RCF Arena di Reggio Emilia sabato 24 giugno, allestirà uno speciale mercato di Campagna Amica dove sarà possibile acquistare frutta, salumi, succhi, miele, aceto, confetture e formaggi provenienti da aziende colpite dalle inondazioni e dalle frane che hanno flagellato la Romagna il mese scorso.

“Un importante segnale di speranza e di ripartenza per le nostre aziende messe a durissima prova dalla catastrofe di maggio” ha detto il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri che parteciperà, inoltre, al programma “ITALIA LOVES ROMAGNA – Il Backstage” condotto da Andrea Delogu in diretta su Raiplay a partire dalle ore 20.30, in occasione del quale si farà il punto della situazione su quanto accaduto alle tante imprese agricole coinvolte con interviste ai produttori Coldiretti alluvionati che racconteranno la loro esperienza e il coraggio di rialzarsi. Fra queste l’azienda di Max Fabbri di Ravenna, che si occupa di allevamento di api e produzione di miele. Il 16 maggio con la seconda alluvione ha perso il 30-40% di alveari portati via dalla corrente. Non riuscendo a raggiungere le arnie che erano in collina, le api sono morte affogate o di fame, avendo terminato la loro scorta di miele. Il lavoro di un’intera vita è andato perduto.

Sempre dal ravennate sarà a Campovolo anche l’allevatrice Claudia Buzzegoli, titolare dell’Azienda Agricola Ca’ Ad La’, dove alleva suini di razza mora romagnola. Il danno maggiore non è stato causato dall’acqua ma dalle frane che hanno portato via più della metà dell’azienda comprata soltanto 6 mesi fa. L’attività è rimasta senza acqua e luce per ben 8 giorni. La mancanza di luce e il freddo hanno causato la morte di diversi maialini, nonché la necessità di usufruire della cisterna di raccolta d’acqua che però si è esaurita a pochi giorni dal riavvio dell’elettricità. La solidarietà è stata importantissima, soprattutto dai clienti che l’hanno da subito contattata per acquistare i prodotti che è riuscita a salvare e produrre dopo il disastro.  Coldiretti Ravenna e l’associazione ARAER hanno procurato fieno e mangime per gli animali.

Ci sarà Davide Pini dell’azienda agricola Pini Mauro, un produttore di frutta. L’alluvione ha inciso drasticamente sulla produzione di fragole, ciliegie e frutta in generale. La speranza è che almeno le piante più alte come i pescheti e i susini non abbiano subito conseguenze a causa dell’argilla che ha invaso i terreni. L’argilla potrebbe compromettere le piante fin dalle radici con la conseguenza che i frutti ingialliscono e cadono a terra. A livello strutturale anche gli impianti sono da rimettere in sesto, senza contare il lavoro di pulizia dell’azienda, dei magazzini e le macchine andate perdute.

Sarà presente anche l’azienda Bacche del Benessere Romagna di Fabrizio Francisconi, un’azienda a conduzione familiare che produce succhi funzionali e confetture a partire dall’olivello spinoso, aronia, mora, kiwi e uva. L’impresa ha subito sostanziali danni causati dall’esondazione del Fosso Vecchio che ha sommerso buona parte dell’azienda, danneggiando le piante di frutta e le piante di bacche. La raccolta che dovrebbe avvenire durante la stagione estiva al momento potrebbe essere compromessa in quanto a oggi le piante sono in profonda sofferenza. Le pianta che produrrà di meno è sicuramente l’olivello spinoso. La raccolta sarà esigua e di bassa qualità, la produzione sarà molto minore rispetto all’anno precedente con conseguente trascurabile trasformazione delle materie prime in confetture e succhi.

Da Reggio Emilia sarà poi presente Fattoria Fiori di Pierpaolo Fiori, che produce parmigiano reggiano di montagna di alta qualità. Da lui l’alluvione non ha provocato ingenti danni per quanto riguarda la produzione, poiché ha avuto la possibilità di utilizzare il foraggio di scorta del 2022. Purtroppo questo comporterà, però, una produzione legata al 2023 più scadente sia per quantità sia per qualità. In questo momento l’azienda si sta dedicando alla raccolta e mietitura del fieno, perché le continue frane hanno provocato un notevole ritardo nella produzione. Le frane, inoltre, hanno portato con se detriti che hanno bloccato la viabilità delle strade comunali, comportando una parziale inaccessibilità all’azienda.