CASTELNOVO MONTI – A una settimana dal trasferimento nella nuova sede di via dei Partigiani, dalla precedente in via Matilde di Canossa (ormai non più allineata con i migliori standard di accoglienza) è unanime la soddisfazione tra gli ospiti della RSA Villa delle Ginestre. Un risultato che non era scontato vista l’età e la fragilità di molti ospiti della struttura, e che offre al Sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, l’occasione di una considerazione ad ampio spettro. “Innanzitutto vorrei sottolineare – afferma – che ritengo quello portato avanti su Villa delle Ginestre uno dei risultati più importanti di questa amministrazione.
L’intervento è costato circa 4,7 milioni di euro a carico della Cooperativa Sociale Coopselios, nell’ambito di un finanziamento di progetto che vede la cooperativa acquisire la Rsa in gestione per 33 anni, con il Comune che ha partecipato dando in concessione gratuita l’immobile per questo periodo, rinunciando quindi al canone annuale. L’importanza dell’intervento sta soprattutto nel fatto che è una struttura rivolta alle fasce deboli della nostra popolazione, agli anziani con necessità di assistenza e cure. Ovviamente il nostro lavoro, e intendo non solo quello degli amministratori di Castelnovo ma di tutto l’Appennino, è far in modo che il territorio diventi sempre più appetibile per restare a vivere o trasferirsi qui per famiglie e giovani, ma ad oggi dobbiamo confrontarci con un’età media dei residenti molto elevata, che si porta dietro tutte le problematiche di salute che richiedono strutture adeguate”.
“Quella dell’attenzione massima alla sanità e all’assistenza alle persone con fragilità è una delle tre linee di azione che riteniamo principali come amministrazione comunale, e sulle quali possiamo annoverare risultati importanti. Oltre alla nuova RSA infatti non dimentichiamo gli interventi in corso per ammodernare il Pronto Soccorso del Sant’Anna e adeguare sismicamente la struttura, e la realizzazione del nuovo Osco (Ospedale di comunità) che sorgerà proprio a pochi metri dalla sede di Villa delle Ginestre: una struttura che offre un livello di assistenza intermedia tra il ricovero in ospedale e l’assistenza a domicilio. Accoglie prevalentemente pazienti che non presentano patologie acute, che hanno bisogno di cure difficilmente gestibili a domicilio o hanno malattie croniche che richiedono controlli periodici e terapie particolari. Quando sarà pronto andrà a integrare in modo importante la risposta sanitaria del nostro territorio”.
Sulle altre due linee di azione che reputa prioritarie, Bini aggiunge: “La seconda è l’attenzione alla scuola e alla formazione dei giovani: stiamo per portare a termine, con la nuova sede della Scuola dell’infanzia che sarà pronta alla fine del 2023 – primi giorni del 2024, e che rappresenta l’ultimo tassello del completo rifacimento del polo scolastico di via Fratelli Cervi nel giro di pochi anni, con il Nido Arcobaleno, la nuova Scuola primaria e appunto la nuova Scuola d’infanzia. E poi ci sono stati i laboratori realizzati presso gli Istituti superiori Cattaneo – Dall’Aglio e Mandela, che rappresentano un legame più stretto tra il mondo del lavoro e la scuola, fino ad arrivare alla possibilità di realizzare in montagna un nuovo ITS, un Istituto di formazione terziaria che quindi porterebbe corsi di livello universitario per acquisire conoscenze, abilità e competenze per lavorare in contesti all’avanguardia: la Regione si è dichiarata disposta a finanziarlo.
Un altro asset strategico su cui abbiamo puntato con forza è quello dello sport, inteso sia come veicolo educativo, di impulso al benessere e alla trasmissione di valori specialmente verso ragazzi e ragazze, sia come strumento straordinario di promozione del paese e del territorio: tra i risultati più importanti in questo settore c’è sicuramente l’accordo per tre anni come Centro nazionale della Federazione Sport Sordi Italia, che ci ha anche permesso di ottenere un finanziamento per la realizzazione di un nuovo, grande palazzetto dello sport, con tribune da 1.300 posti, vicino al Centro Coni, e l’accordo con il Centro Sportivo Carabinieri, che sta già portando a Castelnovo alcuni degli atleti più importanti che abbiamo in Italia. Ma ci sono anche il progetto MultiSport, che avvicina i ragazzi delle scuole alle tantissime discipline che è possibile praticare in montagna, i raduni e ritiri di società provenienti da tutta Italia, le grandi competizioni nazionali e internazionali che stiamo ospitando in particolare nell’ambito dell’Atletica leggera, del podismo e del ciclismo.
Parliamo negli ultimi anni su questi “capitoli” di investimenti che superano i 25 – 30 milioni di euro. Per noi, per me personalmente, sono azioni la cui importanza è altissima, perché costruiscono prospettive future di vita e di sviluppo del territorio, che intendiamo perseguire anche a costo di avere qualche buca in più sulle strade, capitolo sul quale pure siamo costantemente impegnati. Colgo l’occasione anche per ringraziare gli Enti sovracomunali che sono impegnati al nostro fianco verso questi obiettivi: l’Unione dell’Appennino, la Provincia, la Regione Emilia-Romagna, l’Ausl”.