BRESCELLO – Un rapporto conflittuale di vicinato che dura qualche anno, quello fra un uomo di 43 anni e un operaio 37enne. L’ultimo e più grave episodio, di una lunga serie, risale alla sera del 21 luglio scorso quando il 43enne, al culmine di un litigio, avrebbe minacciato di morte con una pistola a impulsi elettrici prima il vicino di casa e in un secondo tempo anche il fratello del vicino.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Brescello il diverbio sarebbe nato in conseguenza al fatto che il figlio della vittima sceso in cantina per prendere dell’acqua si sarebbe imbattuto nel cane del 43enne che gli avrebbe abbaiato mettendogli paura. Il padre del bambino sarebbe uscito di casa per lamentare l’accaduto al vicino che l’ha minacciato con una pistola ad impulsi elettrici per poi allontanarsi.

La vittima si era poi rivolto a suo fratello che gli aveva detto di informare i carabinieri. La situazione sembrava tornata alla calma ma i due una volta scesi in cortile si sono imbattuti nuovamente nel vicino di casa che sempre con una pistola a impulsi elettrici ha minacciato entrambi.

Sul posto i carabinieri che dopo aver riportato la calma, hanno perquisito la casa del 43 enne trovando e sequestrando 7 pistole ad impulsi elettrici (3 pistole, 3 storditori e un tirapugni elettrico) detenuti illegalmente. L’uomo è stato denunciato.