di Giuseppe Adriano Rossi

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REGGIO EMILIA – L’abside della barocca chiesa di San Giorgio prospiciente via Squadroni vi è un’edicola le cui ante sono da tantissimo tempo chiuse da un’asse di legno inchiodata. La chiesa e l’attiguo palazzo di San Giorgio – in pieno centro storico – divennero di proprietà comunale nel 1859 dopo la definitiva espulsione da Reggio dei Gesuiti, che vi avevano sede. La chiesa è vincolata.

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Sarebbe veramente interessante poter conoscere quale immagine sacra contenga l’edicola, sovrastata dal testo delle giaculatorie: “Gesù Giuseppe Maria vi dono di cuore l’anima mia”, e “Gesù Giuseppe Maria assistetemi nell’ultima agonia”. Purtroppo il testo non è facilmente leggibile, anche se interessante perché testimonianza di devozione popolare. Pure il braccio in metallo che un tempo reggeva il lume davanti all’immagine ha bisogno di essere sistemato.

Risulta veramente indispensabile che l’Amministrazione comunale provveda sollecitamente non solo a ripristinare l’edicola e renderla fruibile, ma anche a pulire il muro laterale e la porta secondaria della chiesa su via Squadroni nonché l’abside su Vicolo Folletto abbondantemente e vergognosamente imbrattati da anni; e a sistemare il pluviale in plastica rotto.