
REGGIO EMILIA – L’ attività di indagine della Polizia di Stato di Reggio Emilia diretta dal Procuratore della Repubblica dal dott. Calogero Gaetano Paci, ha permesso di rintracciare in Francia il presunto autore di quattro violenze sessuali consumate a danno di giovani donne che passeggiavano sul “Lungo Crostolo”.
Già detenuto in Francia per reati della medesima tipologia, è sospettato di avere consumato altre due violenze sessuali in Germania ed è stato individuato grazie alle indagini svolte, anche attraverso i canali di collaborazione internazionale, dalla Polizia di Stato.
I dettagli dell’operazione sono stati illustrati questa mattina in Questura a Reggio Emilia alla presenza del Questore Giuseppe Maggese ed il Procuratore della Repubblica Calogero Gaetano Paci.
Per identificare l’autore dei gravi fatti è stato istituito in Questura un gruppo di lavoro composto da 13 operatori dedicati esclusivamente all’attività di indagine inerenti le violenze sessuali indicate, è stato spiegato nella conferenza stampa.
L’attività di indagine svolta dai poliziotti con il coordinamento della Procura della Repubblica si era orientata all’installazione di impianti di Video-sorveglianza, all’attività tecnica, grazie al supporto della Polizia Scientifica, su indumenti ed oggetti delle parti offese; alla redazione, grazie all’ausilio del Gabinetto Regione di Polizia Scientifica, di un identikit, redatto sulla scorta delle descrizioni fornite dalle vittime delle violenze occorse in data 17 et 24 aprile, utilizzato per orientare i numerosissimi servizi, anche straordinari, di identificazione e l’allestimento di album fotografici; alla predisposizione di album che, inizialmente, sono stati allestiti, sulla base di soggetti gravati da precedenti specifici e, successivamente, sono stati implementati con le fotografie delle persone identificate nel corso dei servizi; alla predisposizione di quotidiani e costanti servizi ed appostamenti; all’acquisizione del traffico telefonico e telematico cosiddetto. “di cella” generato dagli apparecchi telefonici nei luoghi dove si erano consumate le violenze.
L’attività di contrasto ha consentito di raccogliere elementi, ritenuti gravemente indizianti dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia, per tutte e quattro le violenze sessuali, a carico di un cittadino straniero, classe 1990, regolare sul territorio nazionale, e domiciliato, nel periodo dei delitti, a Reggio Emilia.
La proficua collaborazione giudiziaria e di Polizia ha consentito, poi, di scambiare informazioni con le autorità tedesche e francesi.
In Germania, in particolare, il presunto autore delle violenze a Reggio era stato individuato, grazie alle informazioni condivise dalla Polizia italiana, quale presunto autore di una violenza nel 2017 e sospettato di un’ulteriore violenza sessuale entrambe in Germania.
In Francia era stato arrestato, sempre per reati legati all’ambito sessuale, nel luglio 2022.
L’analisi del profilo genetico del detenuto estrapolato dalle autorità Francesi ha consentito di avere conferma all’ipotesi investigativa poiché il DNA dell’uomo si è rivelato perfettamente coincidente con quello estrapolato dall’esame dell’indumento di una delle vittime reggiane.
Sulla scorta di tutti gli indizi raccolti veniva emessa, a carico del presunto autore delle violenze, la misura cautelare carceraria e, contestualmente, un MAE, Mandato di Arresto Europeo. Sono in corso le procedure finalizzate a giungere all’estradizione dell’indagato.