
REGGIO EMILIA – L’ex guardia medica è un pezzo importante dell’assistenza sanitaria, garantita in quegli orari dove il medico di base non è in servizio.
Il consulto telefonico risulta essere oggi un’attività prevalente nel servizio di Continuità assistenziale. Attività comprensibile ed efficace ma che va cambiata. La riforma e la riorganizzazione che è stata presentata oggi in una conferenza stampa ha l’obiettivo di migliorare la performance degli operatori, per rispondere alle nuove richieste dei cittadini e con l’obiettivo di migliorare la risposta sul territorio.
“L’organizzazione che partirà dal 2 ottobre” afferma Marina Greci, Direttrice Dipartimento Cure primarie, “prevede una nuova organizzazione su 3 livelli: unità operativa telefonica, squadre domiciliari, operatori in ambulatori. La novità è l’operatore telefonico che indirizzerà il cittadino in base alle necessità del caso. L’operatore, che è un vero e proprio medico, potrà quindi fissare per il cittadino un appuntamento in ambulatorio (il cittadino non dovrà attendere), inviare un medico a domicilio, o concludere la prestazione telefonicamente. La novità è questa: medici preparati che valuteranno i bisogni del cittadino telefonicamente.”
Il servizio di continuità assistenziale, va ricordiato, è attivo nelle ore serali e notturne e nei giorni pre-festivi e festivi, in sostituzione della normale attività dei medici di famiglia, operativi in fasce orarie diurne e in giorni feriali.
“Avremo 10 sedi ambulatoriali e 8 punti di partenza domiciliare per unità domiciliari” ha affermato Michele Pescetelli, Responsabile Cure primarie Area Nord. Casa della Salute ovest a Reggio Emilia è il cuore pulsante di questa nuova organizzazione perché da questa sede risponderà il nuovo centralino medico. Gli ambulatori saranno così distribuiti sul territorio: una sede nel distretto di Montecchio, 3 sedi nel distretto di Reggio (Puianello, Castelnovo di Sotto e 2 ambulatori presso Casa della Salute ovest), un ambulatorio nel distretto di Correggio dentro l’ospedale San Sebastiano, nel distretto di Guastalla, 2 nel distretto di Scandiano (presso sede ospedaliera e a Castellarano). Altri 2 nel distretto di Castelnovo Monti e a Villa Minozzo. Le unità domiciliari trovano collocazione di partenza nei punti principali dei distretti, in quello di Castelnovo Monti i medici svolgeranno doppia funzione sia medico in ambulatorio che unità domiciliare.”
I dottori sono stati formati all’approccio telefonico. Il sistema telefonico in uso è all’avanguardia: nel caso in cui il paziente necessitasse del 118, l’azione del dottore è repentina. Verrà utilizzato un sistema informatico che darà supporto ai medici. E’ costruito a doc per l’attività assistenziale. Indirizza ad una cartella pazienza e registra i dati del paziente come fosse una vera e propria cartella clinica: serve per indicare il miglior percorso da avviare per il paziente. Sono strumenti utili per l’orientamento.
Per il cittadino è molto più semplice perché dovrà digitare un solo numero, dove risponderà la centrale operativa di Reggio. Il numero di riferimento, attivo dal 2 ottobre, sarà: 0522 290 001.
Il numero dei medici messi in campo saranno gli stessi di quelli attivi oggi. Il miglioramento del servizio di Continuità assistenziale riguarda la risposta, che è più orientata. Gli operatori restano gli stessi, ma sono più agevolati. Oggi i medici che in turnazione sono più di 100 (sia part-time sia a tempo pieno).
Ci saranno operatori telefonici/medici che parlano inglese. Potrebbe entrare in funziona la mediazione culturale telefonicamente in caso in cui ci fossero problemi importanti.
Le persone devono telefonare. Non presentarsi personalmente, anche per questioni legate alla sicurezza. Il medico risponderà subito. .
Ai cittadini che digiteranno il vecchio numero di Continuità assistenziale verrà fornito il nuovo numero di riferimento attraverso un messaggio registrato.