REGGIO EMILIA – Il 10 maggio 1953 Olmes Ognibene firmava il registro delle imprese della Camera di Commercio di Reggio Emilia e iniziava a lavorare con al fianco la moglie Amneris nella piccola “Officina Meccanica Ognibene Olmes”, a Fosdondo di Correggio (Re).
Settant’anni dopo la sua idea d’impresa è diventata il gruppo Ognibene, una multinazionale a capitale italiano controllata dalla famiglia Ognibene, che ormai da molti anni si posiziona tra i principali player mondiali nella produzione di sistemi di guida idraulici e meccatronici che equipaggiano affermati OEM del settore agriculture, material handling, construction e di sistemi di sospensione destinati ad automobili sportive di lusso che contraddistinguono la Motor Valley emiliana. Il fatturato 2023 è atteso a 260 milioni di euro, in crescita rispetto ai 220 milioni del 2022, con 1.750 addetti in sei unità produttive (oltre 600 a Reggio Emilia, il 21% sono donne).
Le celebrazioni del 70° sono iniziate nei giorni scorsi nell’headquarters di Reggio Emilia con un Family Day che ha visto protagoniste le persone che ogni giorno fanno crescere Ognibene Power nelle unità produttive in Italia, in Brasile (la prima all’estero avviata nel 2005 a Caxias do Sul), in India (due stabilimenti a Pune e Rajpura nel Punjab per quasi 800 addetti), in Cina (a Jiaxing) e USA (a Charlotte nel North Carolina) integrate alle presenze commerciali in Giappone (a Osaka) e Germania (a Neu-Ulm).
“La chiave dello sviluppo che continua da 70 anni – commenta Cristina Ognibene, vice-presidente Ognibene Power – sono i consistenti investimenti in ricerca e sviluppo (partiti nel 1989 con il primo reparto dedicato) che hanno portato a ottenere 42 famiglie di brevetti e 9 famiglie di marchi, la formazione continua delle persone (oltre 5.000 ore l’anno) e la scelta di potenziare le unità produttive con riferimento alla qualità (difetti-zero), alla sicurezza sul lavoro e alla sostenibilità a 360° (ESG Environmental Social Governance)”.
La terza generazione è già in azienda con Irene Ognibene che è entrata nel consiglio di amministrazione mentre Matteo è impegnato in un percorso scuola – lavoro (figli di Claudio Ognibene), Gabriele e Lorenzo (figli di Cristina Ognibene) sono ancora piccoli ma hanno partecipato alla consegna dell’ambulanza donata in memoria di Olmes Ognibene alla CRI di Bagnolo in Piano. Al momento della consegna oltre al presidente della CRI di Bagnolo Stefano Maramotti c’era il sindaco Gianluca Paoli.
“70 anni di storia per un’azienda mantenendo la stessa proprietà, la famiglia del fondatore, non sono un fatto scontato.” Lo ha detto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, che ha sottolineato il valore dell’esperienza di questa importante azienda. “Ognibene Power,” ha poi continuato, “in settant’anni, ha saputo rigenerarsi, ha saputo crescere, ha saputo innovare, fare ricerca, sviluppare. Questo è un valore, io credo, che va al di là dell’interesse privato ma che tocca anche l’interesse territoriale perché in ogni città in ogni realtà c’è una dialettica quotidiana tra locale e globale. Aziende come la Ognibene tengono insieme un sistema di valori locali con la proiezione internazionale globale attraverso la creazione di talenti, la ricerca l’innovazione e il miglioramento complessivo sia delle qualità del prodotto che della qualità e della sicurezza del lavoro”.
La presidente di Unindustria Reggio Emilia Roberta Anceschi e il direttore generale Vanes Fontana hanno consegnato a Claudio Ognibene la scultura Homo Faber di Graziano Pompili per sottolineate il valore del “sape fare” che porta a far crescere realtà industriali che posizionano il made in Reggio al top mondiale.
Il gruppo Ognibene ha investito, negli ultimi 5 anni, 70 milioni di euro nelle unità produttive con lo scopo di servire al meglio i clienti consolidando la leadership negli attuatori di guida. Circa 2,5 milioni di veicoli ogni anno sono equipaggiati con i sistemi Ognibene.
Nel corso del Family Day che ha visto la partecipazione di oltre duemila persone Claudio Ognibene ha confermato la linea di sviluppo che porta Ognibene Power con sempre maggiore forza nel mondo della meccatronica e per sostenere la rivoluzione tecnologica è in fase di avvio la nuova Ognibene Academy che dal 2024 offrirà percorsi di formazione avanzata specifici per rispondere alle richieste dei grandi clienti che hanno scelto Ognibene in tutto il mondo.
“Questo anno – conclude Cristina Ognibene – è particolarmente significativo, sia per la famiglia che per l’azienda, poiché ricordiamo il fondatore Olmes Ognibene, nel centenario della sua nascita ed il 70° anno di attività dell’azienda Ognibene, da lui avviata coraggiosamente nel 1953. Nostro padre guardava avanti e credeva nelle potenzialità dei giovani quindi abbiamo deciso di istituire una borsa di studio del valore di 5.000 euro a favore di una studentessa meritevole di UNIMORE al primo anno della Laurea Magistrale in Ingegneria Meccatronica. Inoltre, sentendoci parte attiva e propositiva nelle sfide ambientali e nei cambiamenti sociali, abbiamo intrapreso il programma ESG, realizzando il nostro primo bilancio di sostenibilità”.
Tra le iniziative del gruppo Ognibene mirate alla sostenibilità ambientale spicca il sostegno alla piantumazione del parco Esplowrod alle porte di Reggio Emilia.
Olmes Ognibene, scomparso nel 2017 a 94 anni, quando spiegava le idee che lo avevano spinto a creare e far crescere la sua idea d’impresa che oggi è una multinazionale a controllo famigliare diceva sempre: “Il mio lavoro è sempre stato un lavoro di ricerca e tutto quello che ho fatto in 60 anni di attività è pensato per alleggerire la fatica dell’operatore, per ridurre la fatica”.
È seguendo quell’esempio che Ognibene Power continuerà a crescere.