Il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden e il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Ph. pagina Fb Stefano Bonaccini

Gli Stati Uniti guardano sempre di più all’Emilia-Romagna, proclamata Regione d’onore 2023. Il riconoscimento è arrivato a Washington dalla National Italian American Foundation, l’organizzazione che riunisce i più autorevoli rappresentanti della comunità italo-americana negli Usa, in rappresentanza di quasi 20 milioni di cittadini statunitensi di origine italiana. 

A riceverlo il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, durante il 48^ Gala della NIAF, con un ospite d’eccezione: il presidente degli Usa, Joe Biden, e accanto a lui l’annunciata First Lady Jill Biden, la prima italoamericana, con radici siciliane che risalgono al bisnonno. 

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La National Italian American Foundation punta a promuovere negli Stati Uniti la storia, la cultura, l’economia e la ricerca scientifica italiana attraverso una regione, il suo territorio, le sue comunità ed eccellenze. Una grande opportunità, che quest’anno vede protagonista l’Emilia-Romagna

A rappresentarla, insieme al presidente Bonaccini, l’assessore al Turismo e Infrastrutture, Andrea Corsini. Con loro, alcuni protagonisti dell’economia e della società regionale, in nome di marchi conosciuti in tutto il mondo, invitati da NIAF: Andrea Pontremoli, Ad Dallara; Andrea Baldi, presidente e Ad Automobili Lamborghini America; Matteo Torre, presidente Ferrari North America; Guido Barilla, presidente Gruppo Barilla; Nicola Bertinelli, presidente Consorzio Parmigiano Reggiano; Claudio Biondi, presidente Consorzio Tutela Lambrusco; Ernesto Renzi, presidente IMA Life North America; l’Aeroporto ‘G.Marconi’ di Bologna con Elena Leti, membro del Cda; Antonio Monti, patron del Gruppo Salute Più. Ancora: gli chef Gianluca Gorini, premiato con la stella Michelin, del ristorante DaGorini di San Piero in Bagno (FC) e Michele Casadei Massari, studi all’Università di Bologna e oggi titolare del ristorante Lucciola a New York.

Stefano Domenicali, presidente e Ad Formula One Group, imolese doc, che è stato premiato nel corso della serata.

“Sono orgoglioso di rappresentare l’Emilia-Romagna in un appuntamento così importante e prestigioso, insieme a tanti emiliano-romagnoli la cui storia e vita professionale raccontano quella di Gruppi, attività e marchi che portano la nostra regione ovunque a livello internazionale- ha detto il presidente Bonaccini-. Un motivo ulteriore d’onore è stata la presenza della signora Jill Biden, che ringraziamo, dimostrazione di quanto i legami tra gli Stati Uniti e l’Italia siano profondi e solidi. Come lo sono quelli tra gli Usa e l’Emilia-Romagna, le sue imprese, le sue Università i suoi centri di ricerca. Una regione che da un dopoguerra segnato dalla povertà è riuscita a diventare uno tra i territori a più alto tasso di sviluppo in Europa e non solo, leader nel campo della ricerca e dell’innovazione, capace di competere nel mondo per la forza delle sue filiere produttive, delle sue reti dei tecnopoli, dell’alta tecnologia e dell’alta formazione, di cluster dove imprese e atenei lavorano insieme”. 

Caloroso l’abbraccio con Stefano Domenicali, così come Bonaccini ha ribadito i ringraziamenti all’ambasciatrice italiana a Washington, Mariangela Zappia.

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Vola il turismo dagli Stati Uniti in Emilia-Romagna

Non solo l’export che vale (dati 2022) 10,4 miliardi di euro (+74,6% sul 2020) e un saldo della bilancia commerciale positivo di 9 miliardi. Anche il turismo dagli Stati Uniti in Emilia-Romagna è una voce in crescita. Lo confermano i dati dell’Osservatorio turistico regionale elaborati da Trademark Italia, con 259 mila presenze nel periodo gennaio-luglio 2023, pari a un +36,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Particolarmente significativo il dato relativo alle Città d’arte: 188 mila presenze (+37,3%), ma bene anche la Riviera Romagnola con 36mila presenze (+22%). Numeri che iniziano a diventare significativi anche in Appennino – 3mila presenze, +78% – dove tra gli elementi di attrazione ci sono i Cammini e gli itinerari, come la Via degli Dei Bologna-Firenze.

La rete degli italiani all’estero: un asset prezioso per il Paese e l’Emilia-Romagna

Una collaborazione quella tra Stati Uniti e Italia che è favorita dalla rete di tanti cittadini di origine italiana che vivono, studiano e lavorano negli Stati Uniti. Secondo una recente analisi realizzata dall’European House-Ambrosetti in collaborazione con la National Italian American Foundation (Niaf), gli emigranti italiani e i loro discendenti nel mondo contribuiscono a promuovere l’identità italiana e fungono da ponte tra l’Italia e il resto del mondo. In termini economici, si può stimare che il valore da loro generato superi i 2.500 miliardi di euro, di cui il 93,4% del totale si riferisce ai discendenti italiani nelle Americhe.

E tra i settori interessati c’è appunto il turismo, a partire da quello “delle radici”, il cui potenziale può valere per l’Italia oltre 90 miliardi di euro (quasi 200 miliardi considerando gli effetti diretti e quelli indotti).

Un legame profondo testimoniato anche dalle tante storie – di ieri e di oggi – raccolte dal portale MigrER della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Storie di giovani che hanno scelto di completare il loro percorso di studi negli Usa, ma anche storie di rivincita e di riscatto, in un passato in cui molto spesso lasciare la propria terra era una necessità.  

Con il 48^ Gala Niaf si avvia a conclusione la missione istituzionale della Regione a Washington.  Tra le ultime iniziative in programma, sempre nella giornata di ieri, la visita alla Casa Bianca.