
Reggio Emilia ha conquistato tre dei 24 premi assegnati quest’anno dalla Fondazione Sodalitas e conferiti in questi giorni, nel corso della quarantesima Assemblea annuale dell’Anci presso la Fiera di Genova.
Per il progetto Reggio Emilia città senza barriere, è stato assegnato infatti al Comune di Reggio Emilia il ‘Cresco Award Città sostenibili’, per la classe demografica oltre i 100.000 abitanti.
Il riconoscimento – promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con l’Anci-Associazione nazionale comuni italiani e con il patrocinio della Commissione Europea, del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e di Csr Europe – premia le città italiane, di diverse dimensioni, che si sono distinte per progetti di sviluppo sostenibile sul proprio territorio. A ritirare il premio è stato, a nome dell’Amministrazione comunale, il sindaco Luca vecchi.
Gli altri due riconoscimenti assegnati a Reggio Emilia, da parte di aziende avanzate sul fronte della sostenibilità, sono stati il premio Certequality “Diversity&Inclusion in Comune” con il Piano di azione locale per il contrasto al razzismo, alle discriminazioni e ai crimini d’odio e il premio Intesa “Dall’inclusione finanziaria alla sostenibilità sociale” con il progetto Parole, parole, parole sviluppato con l’artista Elena Mazzi.
“Tre premi importanti sui temi della disabilità, dell’inclusione e del contrasto alla violenza di genere – ha detto il sindaco Luca Vecchi – Tre aree su cui l’Amministrazione comunale lavora da anni con progetti e iniziative insieme a numerosi soggetti del territorio per costruire un modello di sviluppo e innovazione sociale che guardi al tema dei diritti come ad un valore fondante della nostra città. Questa modalità di lavoro per Reggio Emilia rappresenta una prassi, che vista dal di fuori, con l’occhio esterno dei sindaci partecipanti dell’assemblea dell’Anci, acquista ancora più valore”.
“Questi momenti – ha proseguito il sindaco Vecchi – sono l’occasione per riflettere sul tanto lavoro che sta dietro a questi premi. L’innovazione non è una passeggiata, le trasformazioni precedono sempre i cambiamenti culturali e le abitudini collettive. E questo genera nel breve periodo un vento contrario, una complessità da gestire, la difficoltà a metabolizzare e condividere quel cambiamento che poi, ad un certo punto, si concretizza facendo crescere la comunità. Oggi mi sento onorato di ricevere questi premi: riconoscimenti che appartengono a tutta la città, al grande lavoro di una comunità intera. E ora rimettiamoci al lavoro”.