
GUASTALLA (Reggio Emilia) – Un fine settimana dedicato alla cultura e all’arte tra Palazzo Ducale e la Chiesa di San Francesco.

“Respirare la natura” a Palazzo Ducale
Nelle Sale dell’Ottocento, al Piano Nobile di Palazzo Ducale a Guastalla, si visita la mostra “Respirare la natura”. L’esposizione, a cura di Sandro Parmiggiani, riunisce le opere di Rina Ferri e sarà visitabile fino al 5 novembre 2023.
“A lungo incasellata all’interno di una corrente della pittura emiliana, quella dell’ “informale” – scrive Sandro Parmiggiani – Rina è stata attenta a suggestioni di altissimo livello, quasi esclusivamente straniere: la pittura americana, da Ben Shahn agli espressionisti astratti; la pittura francese di Nicolas de Staël, di Lanskoy e di Fautrier; la pittura inglese di Sutherland e quella spagnola di Tàpies; le seduzioni e gli incanti della pittura orientale, evidenti nell’eleganza tormentata del segno. Ciò che immediatamente colpisce, nelle opere di Rina Ferri, è il “taglio” dell’immagine, probabilmente mutuato dalla fotografia e dal cinema, con una natura alternativamente vista dall’alto, o dal basso, con la linea dell’orizzonte alta a chiudere il cielo e ad indicare l’attenzione tutta rivolta alla terra, per meglio penetrarla nelle sue stratificazioni geologiche e nelle sue presenze organiche – la Ferri è affascinata dai fossili, dagli insetti (spesso incastonati, quasi ibernati nelle viscere della materia), dalle linee svettanti degli arbusti o dell’erba”.
Orari di visita: mercoledì, sabato, domenica e festivi nei seguenti orari: 09.30 – 12.30 / 15.30 – 18.30. Ingresso gratuito.

La Camera Egizia in Palazzo Ducale. I cartoni di Tommaso Aroldi
Presso la Sala del Camino del Palazzo Ducale di Guastalla viene presentata, a cura della Biblioteca Maldotti e del suo direttore Ivan Cantoni, una selezione dei cartoni disegnati da Tommaso Aroldi nel 1917 per la “Camera Egizia”, una sorta di salotto- wunderkammer in stile orientalista, situato al piano terra dello stesso edificio. Il committente, e probabilmente anche l’ideatore, è l’imprenditore Flavio Mossina, proprietario di una delle prime e più importanti fabbriche di compensati d’Italia. Egli acquista lo stabile nel 1896 e dà inizio a una singolare reinvenzione dell’intero palazzo, che gli giunge già profondamente trasformato rispetto all’epoca gonzaghesca. Per la ditta “Trancerie Flavio Mossina” l’antico simbolo della signoria dei Gonzaga diventa sede amministrativa, per la famiglia luogo di residenza. L’intervento più inconsueto e sorprendente è proprio la realizzazione della “Camera Egizia”, decorata da un complesso sistema di tarsie lignee e pannelli dipinti.
La sala viene smantellata nel 1986 e il suo contenuto finisce sul mercato antiquario. Le ricerche connesse alla mostra promossa dal Museo Diotti hanno permesso di riportare in luce i disegni preparatori di Tommaso Aroldi e di ricostruirne il sistema iconografico.
La mostra è collegata alla Quadreria Maldotti, che ospita una selezione delle collezioni d’arte antica della Biblioteca Maldotti di Guastalla. Fino al 31 dicembre. Orario di apertura: mercoledì, sabato e domenica, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Ingresso libero – Domenica 12 novembre 2023, ore 16:00 Guastalla – percorso guidato in varie sedi – Tommaso Aroldi a Guastalla: Palazzo Ducale, Teatro Ruggeri, Biblioteca Maldotti – a cura di Ivan Cantoni e Fiorello Tagliavini
Nella Chiesa di San Francesco: Maria Luisa Bazzani, “Tra fiaba e realtà”

I suoi quadri spesso rappresentano gruppi familiari dove lei è sempre presente nelle forme arrotondate di corpi in primo piano che vogliono raccontare attimi di vita sereni ed intensi. Ma anche ballerine in corpi slanciati e scattanti che esprimono il suo amore per la danza, quella spontanea, senza regole se non quella di immergersi in un’altra arte, quella musicale che si fonde con quella figurativa che lei predilige. Probabilmente anche il nonno materno Dante Picciati, musicista e compositore, le ha trasmesso geni artistici, come il padre Carlo Bazzani.
Maria Luisa Bazzani è guidata nella sua arte da un cuore semplice e dalle sue ragioni. Dipinge così come sono quegli oggetti che assumono, attraverso il suo pennello, una specie di dignità ieratica. La materia della sua creatività è vicina a quella di certe frasi di bambini, a certe loro esclamazioni meravigliose nelle quali sono espresse le cose più spirituali, più profonde e più commuoventi.
Fino al 29 ottobre 2023 – Chiesa di San Francesco – Orari: tutti i giorni ore 10-13, 16-19 Ingresso libero