RAMISETO (Reggio Emilia) – Nella giornata di ieri presso la Chiesa parrocchiale del paese è stato organizzato, alla fine della celebrazione eucaristica, un incontro con i carabinieri della stazione di Ramiseto che hanno illustrato i mezzi e i modi in uso ai ladri e truffatori che prendono di mira gli anziani. Durante l’incontro, a cui erano presenti una ventina di anziani, si è cercato di far comprendere ai convenuti, quali possono essere gli stratagemmi da smascherare in tempo per evitare di incorrere in potenziali truffe.
Il consiglio più importante è quello di diffidare dagli sconosciuti, in quanto i truffatori si presentano con apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, al fine di conquistare la fiducia delle vittime e per introdurvisi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli. Dell’ingenuità approfitteranno ugualmente in strada, ostentando un’improbabile cortesia che consentirà loro di avvicinare le vittime quanto basta per far sparire il portafogli. O magari la pensione, appena usciti dalla banca o dalle poste. Altri consigli da non dimenticare: mai dare soldi contanti o preziosi a estranei seppur si dichiarano forze dell’ordine, mai aprire agli sconosciuti nè farli entrare in casa, nessuna confidenza con sconosciuti al telefono. In ultimo e aspetto più importante, quello di non esitare di chiamare il 112. I carabinieri come le altre Forze di Polizia sono sempre pronti ad aiutare i cittadini. All’incontro a Ramiseto erano presidenti anche il vice sindaco di Ventasso Daniele Costa e il Presidente della Municipalità di Ramiseto Lino Franzini.
Per prevenire le drammatiche conseguenze di un fenomeno che sta aumentando in maniera esponenziale i Carabinieri della Provincia di Reggio Emilia, da sempre impegnati sul fenomeno particolarmente sentito in provincia, dopo la mirata campagna preventiva “Non aprite quella porta”, contenente una serie di consigli per cercare di arginare il fenomeno, il porta a porta e i ritrovi in circoli vari stanno intensificando ulteriormente gli incontri con gli anziani per sensibilizzarli informandoli sulle nuove modalità attuative dei raggiri poste in essere dai truffatori. Per questo i carabinieri continuano la loro opera anche nelle chiese al termine delle funzioni religiose frequentate dagli anziani dove stanno avvenendo gli incontri.