Da sin.: Dott. Fabrizio Aguzzoli e il Dottor Paolo Gulisano

REGGIO EMILIA – Venerdì 10 novembre alle ore 20,45 al Teatro Sant’Agostino in via Reverberi a Reggio Emilia, con i dottori Fabrizio Aguzzoli e Paolo Gulisano si parlerà della crisi del sistema sanitario. L’evento “Incontro confronto con la Medicina… In scienza e coscienza”, moderato dal direttore di Teletricolore Giovanni Mazzoni, è un’occasione per riflettere sui cambiamenti che interessano direttamente la salute pubblica.

La profonda crisi che sta attraversando il sistema sanitario a livello nazionale e locale, che oggi coinvolge anche quei modelli regionali un tempo indicati come eccellenze di rilievo nazionale, sarà al centro della serata.

Il dottor Fabrizio Aguzzoli, già chirurgo oncologo a Reggio Emilia e consigliere comunale, affronterà il tema della “Salute come Bene Comune – Riflessioni sulla Sanità Reggiana”, mentre il dottor Paolo Gulisano, medico epidemiologo a Lecco, cultore di storia della medicina, saggista e scrittore, dedicherà l’intervento al tema della “Medicina dalla parte dell’uomo”, concetto che dovrebbe essere scontato, ma oggi messo in discussione da visioni esclusivamente tecnocratiche.

È sempre più evidente che la crisi che sta vivendo la sanità sia il risultato di politiche di riduzione del debito pubblico, reiterate negli anni, che collocano l’Italia al sedicesimo posto tra i Paesi europei dell’Ocse per spesa sanitaria pubblica pro-capite (6,8% del Pil), con una riduzione dei posti letto per mille abitanti che è passata da 4,70 nel 2000 a 3,18 nel 2020. Ma è soprattutto una crisi che tocca gli operatori della sanità. Secondo uno studio della Funzione Pubblica Cgil, in Italia mancano all’appello oltre 34mila medici e 30mila infermieri. Entro i prossimi sette anni cesseranno l’attività 13mila medici di emergenza-urgenza, 18mila di medicina generale e quasi 70mila infermieri. C’è di più, perché l’andamento delle immatricolazioni delle scuole di specialità non è confortante: a ottobre si sono immatricolati solo 10mila giovani medici su 16mila posti a bando, con fuga da quelle specialità e che vedono il professionista dedicato al pubblico: Medicina di Comunità e Cure Primarie, Medicina d’Emergenza ed Urgenza, radioterapia Anestesia e Rianimazione, Igiene.

Gli stipendi dei sanitari, poi, sono nettamente più bassi rispetto alla media dei paesi dell’Ocse, tanto da determinare un fenomeno di emigrazione verso gli ospedali di Francia, Germania e Svizzera con un’inarrestabile fuga degli operatori dal sistema pubblico.

Da ultimo la crisi determinata dal Covid-19 ha messo a nudo fino in fondo la debolezza del sistema sanitario e la necessità di riorganizzare e sostenere con maggiori risorse il ruolo del territorio.

Come far fronte a questa crisi e invertire una tendenza che pare inarrestabile? Come restituire reale significato alla centralità della persona ammalata nei percorsi di cura? I professionisti cercheranno di fornire i loro punti di vista e le risposte a questi e altri quesiti.

La diretta dell’incontro verrà trasmessa su Teletricolore.

Per prenotare un posto in sala: prenot.eventi@gmail.com o WhatsApp al 3480954693.