REGGIO EMILIA – “Opera nell’Opera”, è l’innovativo progetto che Fondazione I Teatri Reggio Emilia e Liceo Artistico Statale Gaetano Chierici hanno portato avanti negli ultimi mesi con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi al mondo del teatro, in particolare a quello dell’opera lirica. Si tratta di uno dei tanti progetti che la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, diretta da Paolo Cantù, ha sviluppato negli anni per cercare di lavorare sul pubblico dei giovani: come i campi di gioco estivi, realizzati all’interno dei teatri e dedicate alle opere liriche; come la creazione degli Ambasciatori del Festival Aperto, ragazzi invitati a seguire gli spettacoli (e i dietro le quinte) del festival autunnale, dedicato alla creazione contemporanea; o come l’intera notte passata a dormire con i sacchi a pelo sul palcoscenico del teatro Municipale durante la scorsa edizione di Reggionarra.

In questo progetto, quattro classi, con relativi insegnanti, hanno lavorato fianco a fianco con il personale dei Teatri per progettare l’immagine grafica delle quattro opere che figurano nel cartellone 2023 – 2024 che si svolgeranno al Teatro Municipale. In particolare, hanno progettato i quattro soggetti che comunicano in città le quattro opere, tramite i grandi stendardi sulla facciata del teatro, i manifesti, i libretti di sala e tutta la comunicazione digitale.

Le opere in cartellone sono: Don Carlo e Otello di Giuseppe Verdi, Anna Bolena di Gaetano Donizetti e il dittico composto da Dido and Aeneas di Henry Purcell e Die sieben Tods ünden di Brecht/Weill. Tutte comunicate attraverso le idee e i pensieri dei ragazzi, che hanno lavorato talmente bene che, pur nelle necessità di dover scegliere per forza una immagine per ogni titolo, saranno tutti premiati con una mostra nell’atrio del Teatro Municipale Valli, in cui verranno esposti gli elaborati (un centinaio circa) realizzati in questi mesi.

“Da sempre” ha affermato Paolo Cantù, direttore Fondazione I Teatri, “la Fondazione porta avanti una politica di avvicinamento dei giovani al mondo del teatro, sia tramite riduzioni particolarmente vantaggiose per gli under 30, sia tramite progetti a loro dedicati, che li introducano al mondo del teatro. Un luogo che, oggi più di ieri, rischia di restare ai margini della loro esperienza, fatta principalmente di schermi e serie tv di grande impatto, capaci di catturare il loro interesse. E allora, la sfida è quella di chiedersi perché un giovane dovrebbe venire a teatro? Cerchiamo di dare loro buoni motivi, coinvolgendoli non solo nel vedere, ma aprendo quel grande scrigno di segreti che è il teatro, raccontandone soprattutto la straordinaria unicità. E il progetto Opera nell’Opera, così come gli Ambasciatori del Festival o quello che lega psicologia e opera, che affiancano l’ormai storico Opera domani, il Coro di Voci Bianche e i Campus Estivi – sono sperimentazioni che insistono in questa direzione. Seminiamo, sperando che crescano buoni frutti”.



“Gli studenti del Liceo G. Chierici” ha detto il dirigente scolastico Daniele Corzani, “hanno vissuto con convinzione ed entusiasmo questa esperienza di collaborazione con la Fondazione I Teatri Reggio Emilia. Una condivisa sensibilità artistica che,  con un’ampia articolazione di linguaggi, ha consentito un avvicinamento di giovani studenti e della comunità scolastica al mondo del Teatro e dell’Opera. Sono certo che vi sarà la possibilità di realizzare altre interessanti esperienze in progetti futuri”.

Per arrivare a questo risultato, la strada è stata complessa ed ha richiesto una sinergia tra l’area del Teatro che si occupa di grafica e comunicazione e i ragazzi con gli insegnanti. Agli studenti è stato chiesto di lavorare con una unica tecnica, in modo da dare uniformità al progetto, ma poi di lavorare con la creatività, dopo alcuni incontri con i musicologi del teatro, per comprendere, a partire dalle complicate trame delle opere, i veri significati, le parole chiave e infine i simboli che raccontassero al meglio l’opera al pubblico.
Una prigione, reale e virtuale, in cui Don Carlo è rinchiuso, una lama che ucciderà Anna Bolena, un volto di donna manipolato per il dittico e un singolarissimo Otello, privato di tutto, trasformato in un Pacman (il protagonista di uno dei primi videogame), che insegue i malefici indizi lasciati da Iago, sono i soggetti scelti, non solo per senso e forza comunicativa, ma anche per coerenza visiva tra loro e per quella ventata di “novità” che solo uno sguardo giovane può dare. Un modo per provare ad avvicinare due mondi – i ragazzi e l’opera – ancora molto lontani ma che, con le cure adeguate, potrebbero trovare molti punti in comune.

Gruppo di progetto Opera nell’Opera
Liceo Artistico Gaetano Chierici
studentesse e studenti delle classi 4 B e 4 F indirizzo Arti Figurative
studentesse e studenti delle classi 4 D e 5 D indirizzo Design della Ceramica
Insegnanti: Giacomo Bartolucci, Stefano Bertini, Luca Crotti, Savina Lombardo, Federica Pasini, Daniela Santachiara

Fondazione I Teatri Reggio Emilia: Silvia Castagnoli (Studio Muttley), Lorenzo Parmiggiani, Francesca Severini (Area Comunicazione)

STUDENTI:

CLASSE 4b (Indirizzo figurativo)

Becci Emidia, Bonoretti Alicya, Esposito Leonora, Fornaciari Arianna, Italiano Greta, Lamonica Jacopo, Ligabue Francesca, Marchesi Valentina, Mariano Francesca, Mule’ Carlotta, Pastorino Mari’, Rabitti Aurora, Rondinelli Emily, Scarna’ Amadeus Torreggiani Federico, Zedda Francesca

Classe 4d (Indirizzo design ceramica)

Fruggeri Sara, Piardi Carlotta, Rossi Davide 

Classe 4f (Indirizzo figurativo)

Ajazi Laura, Azzolino Carol, Campani Laura, Cattani Leonard, Cento Valentina, Gaudino Lucia, Giorgini Cecilia, Huang Ru Lin, Ianni Greta        , Interno’ Gaia, Lanza Alessio   , Magnani Alessia, Muratori Alice, Omero Caterina, Pignedoli Alexandra, Santangelo Martina, Serra Nicolo’, Valli Aurora, Zara Francesco, Zizzi Lucia

Classe 5d (Indirizzo design ceramica)

Avanzi Rebecca, Barbieri Alessia Carmen, Beneventi Samuele, Bozzi Fabio, Di Cataldo Rebecca, Tudan Anhelina