REGGIO EMILIA – Ormai tre anni fa il Dott. Giovanni Giaroli, neuropsichiatra specializzato in disturbi dell’infanzia, reggiano di nascita ma con oltre vent’anni di esperienza clinica e una ancor più lunga attività di ricerca tra Australia e Regno Unito, ha condiviso con Elisa Pellacani, artista ed editrice, l’idea di raccontare proprio quei disturbi che sembrano in continuo aumento tra i piccolissimi con una serie di volumi che attraverso il linguaggio della favola e del disegno possano aiutare a capirli e ad affrontarli. Nasce così il primo della serie, dedicato al delicato e complesso tema dell’autismo, Un’ape, un lupo, un barbagianni. Storie di autismo, in una raffinata veste grafica progettata dalla stessa Pellacani con la casa editrice Consulta librieprogetti, versione italiana di una trilogia di favole che presto vedranno la loro traduzione in lingua inglese.

Con la stessa intenzione fortemente divulgativa del suo libro il Dott. Giaroli ha coinvolto una serie di specialisti da ambiti diversi – della psichiatria, della psicoterapia, della pedagogia, delle neuroscienze e delle scienze umanistiche – in un convegno che sabato 18 novembre, al mattino, presso l’Aula Manodori dell’Università di Viale Allegri a Reggio Emilia, si propone di condividere con la collettività ricerche e percorsi sull’autismo.

Parteciperanno al convegno Piero Benassi, Paola Damiani, Katia De Santi, Virginia Giuberti, Daniela Lanzi, Stefano Mazzacurati, Elisa Pellacani, Luca Pingani, Ciro Ruggerini e, dalle 10 alle 13, si alterneranno apportando la loro esperienza in un dialogo aperto a quanti vogliano parteciparvi. Organizzato dall’Associazione culturale ILDE, l’incontro vanta numerosi patrocini e collaborazioni e rende disponibile, oltre al volume di Giaroli, il nuovo numero della rivista di neuroscienze Anemos, il cui tema “L’enigma della solitudine” è rappresentato in copertina proprio da quella piccola “Melissa, ape prolissa” con cui cominciano le avventure dei protagonisti così diversi e così speciali immaginati da Giaroli e Pellacani.

Per partecipare al convegno non è richiesta iscrizione ed è previsto, per chi ne sia interessato, un attestato di partecipazione.