La requisitoria del pm Gaetano Calogero Paci

REGGIO EMILIA – Ergastolo per i genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen (tuttora latitante), e trent’anni di reclusione per gli altri tre famigliari imputati. Sono queste le richieste dell’accusa nel processo per l’omicidio di Saman Abbas, 18enne pakistana uccisa nel 2021 a Novellara. Al termine di una giornata dedicata alla requisitoria, la Procura costituita dal procuratore Calogero Gaetano Paci e dal pm Laura Galli, ha chiesto alla Corte di assise di condannare all’ergastolo i genitori, a 30 anni lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Il procuratore ha paragonato il caso della giovane Saman ai nomi di Lia Pipitone, Maria Concetta Cacciola, Francesca Bellocco, tutte donne oppresse e vittime che hanno pagato con la vita l’opposizione ad un sistema chiuso come quello della giovane pachistana di Novellara.
“L’enorme contrasto tra le proprie ragioni di vita e il sistema in cui è inserita fa di Saman una figura universale. Assimilabile a tante persone che hanno osato sfidare la cappa opprimente e il dominio della volontà in sistemi valoriali viziati”, ha detto il procuratore Paci, che ha paragonato la famiglia della ragazza e una ‘ndrina calabrese. Paci, che ha ricostruito le prove raccolte e il contesto in cui è maturato il delitto della notte tra il 30 aprile e l’1 maggio 2021 ha affermato che “il processo fornisce, prima ancora della sua deposizione, elementi non solo di riscontro alle sue dichiarazioni, ma autonomi”. Come la pala con cui è stata scavata la buca, “la firma dell’omicidio”.
Delitto per cui non si è mai registrato un segno di pentimento: “Nessuno dei protagonisti, a cominciare dal padre, ha voluto degnare questa ragazza di una espressione di pietà”. Ed è anche per questo che servirebbe una sentenza con “un senso restitutorio dell’oltraggio alla vita che è stato compiuto con questo barbaro e brutale omicidio”. 

Il fotogramma del video che riprende Saman incamminarsi con i famigliari nelle campagne di Novellara



Al termine di una giornata dedicata alla requisitoria dell’accusa, la Procura costituita dal procuratore Calogero Gaetano Paci e dal pm Laura Galli, ha chiesto alla Corte di assise di condannare all’ergastolo i genitori, il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen, a 30 anni lo zio Danish Hasnain e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.