REGGIO EMILIA – Si è tenuto questa mattina presso la sala conferenze del centro Loris Malaguzzi l’incontro aperto a tutta la cittadinanza dal titolo “Le radici e il futuro: 25 anni di ematologia a Reggio Emilia”. La Regione ha ufficializzato l’introduzione delle terapie Car-T che segneranno il futuro del reparto. Oltre all’importante anniversario, a cui faranno seguito fino a domani ulteriori conferenze rivolte al personale specializzato, l’occasione è stata preziosa per ricordare il grande impegno dimostrato negli anni dal Grade onlus nel sostenere il reparto. Presenti numerose autorità civili e militari, tra cui anche il Prefetto Maria Rita Cocciufa e il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Il dottor Francesco Merli di Ematologia

A prendere subito la parola è stato il dottor Francesco Merli, Direttore di Struttura Complessa Ematologia e vice direttore del Dipartimento Oncologico dell’arcispedale di Reggio Emilia. Il dottor Merli ha raccontato ad una sala gremita, con un pizzico di ilarità e commozione, il lungo percorso storico che ha permesso al reparto di essere ciò che è oggi: un’eccellenza che può contare sia sull’ottimo personale composto da medici, infermieri professioni e OSS, sia sulla fruttuosa ricerca scientifica condotta in questi anni anche grazie al sostegno di Unimore e ai dottorati. E’ stata evidenziata l’importanza di quei medicinali introdotti soprattutto a partire dal 2017, che permettono di migliorare oggi lo stile di vita dei pazienti.

“L’ematologia” afferma, in ultimo, il dottor Merli, “non sarebbe ciò che è adesso senza l’apporto di Grade onlus. Chiudo con due citazioni ‘La fatica non è mai sprecata: soffri ma sogni!’ pronunciata dal corridore Pietro Mennea e ‘Dopo un raccolto ne viene un altro, andiamo avanti!’ pronunciata da Alcide Cervi, padre dei 7 fratelli uccisi.”

“La storia narrata dal dottor Merli” ha affermato poi la dottoressa Cristina Marchesi, Direttore generale della Ausl di Reggio-Emilia, “mi ha commosso. Il reparto di ematologia è cresciuto notevolmente in questi anni e ha potuto contare su molti specialisti ed esperti, sensibili nel dare valore alle professioni sanitarie. Grande importanza è stata data anche al campo della ricerca: sono stati molti gli investimenti messi in campo che hanno permesso di incrementare il numero dei medici. Il dottor Merli ha parlato anche dei nuovi farmaci introdotti che hanno permesso di affrontare in maniera diversa le malattie. Parliamo di farmaci che rendono possibile la cura laddove non lo era (sono investimenti, non costi, sulla salute della cittadinanza). Siamo in completa sintonia con il Governo della nostra Regione. Ultime parole per il Grade: molte delle cose che abbiamo fatto non sarebbero state possibili senza di loro. Pensiamo ad esempio all’attività domiciliare, impossibile da realizzare senza il loro sostegno. Grade investe molte risorse, e ciò è molto importante perché ci permette di percorre strade impensabili senza la loro collaborazione.”

“25 anni di storia di ematologia” ha detto il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, “sono una ricorrenza importante. La qualità e l’impegno dei professionisti sanitari hanno reso possibile questo percorso; ci dimostra come il capitale umano, la qualità delle persone, possano fare la differenza. Riconosco il contributo dimostrato dall’Ausl, non solo nella capacità di prendersi carico del paziente ma anche come destinatario di un livello di umanità che si tocca con mano ogni qual volta che si entra in contatto con il nostro ospedale. Contributo dato anche nell’innovazione del sistema sanitario reggiano: quando una comunità può dire di avere nell’educazione e nella sanità due fondamentali stabili, allora siamo riusciti nella nostra missione. Ringraziare il Grade non è un fatto scontato: giusto e necessario prendersi la responsabilità di perseguire gli obiettivi grazie a nuove ambizioni e progetti.” 

Il Presidente della Regione Stefano Bonaccini

“Molto importante” ha concluso, in ultimo, il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, ll titolo scelto ‘Le radici del futuro’. “Senza i piedi piantati bene nel terreno non potremmo proiettarci verso il futuro. L’aspettativa di vita è aumentata grazie anche ai sacrifici dei nostri avi, che hanno costruito la nostra terra. Il capitale umano, fondamentale, è importante per perseguire le nuove sfide. Mi sento fortunato di essere, da quasi 10 anni, il Presidente di questa Regione, capace di stare al passo coi tempi e presentare proposte innovative, come la Data Valley. Concludo affrontando la questione che oggi ci interessa in particolar modo: la nostra Regione può contare su una sanità pubblica tra le più potenti al mondo grazie anche ai continui investimenti. Sanità e istruzione in una società come la nostra devono essere garantiti al pubblico.”

Proprio l’introduzione delle terapie Car-T è stato il grande annuncio del convegno, che segnerà il futuro del reparto: si tratta di una terapia genica innovativa (terapie a base di cellule T esprimenti un recettore chimerico per antigene in campo onco-ematologico), che permette di offrire una possibilità di cura a pazienti con linfomi non Hodgkin o con leucemie linfoblastiche che sono andati incontro a ricadute o non hanno ottenuto risultati apprezzabili dopo una o più terapie convenzionali. Una nuova sfida per i prossimi 25 anni