REGGIO EMILIA – Martedì 5 e mercoledì 6 dicembre alle ore 20.30 va in scena al Teatro Ariosto di Reggio Emilia lo spettacolo “Il compleanno” di Harold Pinter, con la regia di Peter Stein.
Tra i centrali protagonisti della scena teatrale della seconda metà del Novecento, Peter Stein è un pluripremiato regista, noto per le proprie messinscene trasgressive, monumentali e politiche, che spesso stravolgono gli spazi di rappresentazione e teatrali. Il regista prosegue il suo lavoro sulla straordinaria drammaturgia di Harold Pinter, che era partito nel 2013 con la messinscena di “Ritorno a casa”.
Per “Il compleanno” dirige un cast d’eccezione con, sulla scena, attori più fedeli con cui il regista collabora da diversi anni, Maddalena Crippa, Alessandro Averone e Gianluigi Fogacci, e con Fernando Maraghini, Alessandro Sampaoli ed Elisa Emilia Scatigno.
“Il compleanno” è una delle opere più importanti del drammaturgo britannico Harold Pinter. Drammaturgo, regista, attore, sceneggiatore e poeta, si annovera tra i protagonisti della storia del teatro del Novecento. Fin dalle sue prime opere viene considerato una figura di spicco del teatro dell’assurdo. “Il compleanno” è stato messo in scena per la prima volta nell’aprile del 1958 ed è stata un fiasco, seppur con buone recensioni di critica.
La storia si sviluppa in una pensione, in cui alloggia il protagonista Stanley. È il suo compleanno e viene organizzata per lui una festa di compleanno, cui partecipano anche altri clienti arrivati lì (forse) casualmente. Tra brindisi, giochi e risate, l’atmosfera, inizialmente innocente e positiva, si fa sempre più cupa, misteriosa e angosciante, per sfociare in momenti di grande tensione e violenza.
“I 63 anni che sono passati dalla creazione del “Compleanno” di Harold Pinter non hanno tolto niente del suo effetto enigmatico ed inquietante”, commenta il regista Peter Stein, “Un tipo perdente con un passato non molto chiaro è raggiunto da questo passato, messo sotto terrore e con forza cambiato in un uomo che segue rigorosamente le regole ferree della vita quotidiana. L’atmosfera di una minaccia continua non smette mai – come nella vita di tutti noi – di dominare qualsiasi azione, La domanda: chi siamo noi? Alla quale non possiamo mai rispondere perché́ una falsa o oscura memoria si mischia con la nostra voglia di metterci in scena, sta al centro di questo compleanno d’orrore.