di Nicola Zinelli
REGGIO EMILIA – La Reggiana viene meritatamente sconfitta in casa dalla Sampdoria ed esce sommersa, giustamente, dai fischi dei tifosi. Ma sulla partita resta il dubbio per un rigore netto non fischiato ai danni di Gondo. A parte questo episodio, la formazione messa in campo da Nesta si è rivelata inconsistente. Squadra senza idee e che non è riuscita a tenere palla, con i giocatori che sono arrivati sempre in ritardo. I tanti infortuni muscolari condizionano la scelta dei giocatori, ma bisognerebbe capire come mai questi numerosi problemi fisici. Per ora il cambio del preparatore atletico non ha dato i risultati sperati. A questo ci aggiungiamo che dei giocatori presi a fine mercato, molti di loro sono fermi ai box per problemi fisici e chi ha giocato non ha reso come sperato. Se non sono utili alla causa, bisogna mandarli via. C’è la necessità di avere giocatori integri. Aggiungiamo gli errori banali come quello commesso da Fiamozzi (perché non ha giocato Libutti?) in occasione del secondo gol. Oltretutto rete presa dopo neanche un minuto di gioco. Inoltre, in questa occasione, si è vista la difficoltà da parte della Reggiana di costruire gioco squadra: infatti i granata sono in possesso palla e, anziché avanzare, sono andati verso la propria porta e da qua è nato il patatrac. È evidente che c’è qualcosa che non va, la squadra nell’ ultimo mese e mezzo si è involuta. Qualcosa bisogna fare e rapidamente, questa squadra non ha gioco e nerbo e sembra di vedere quella di Alvini, e sappiamo com’è finita. Se il problema è l’allenatore, bisogna sostituirlo subito, altrimenti, se si decide di continuare con lui è necessario cambiare i giocatori. Così non si può andare avanti.
Per la partita odierna Nesta deve rinunciare ai lungodegenti Vergara e Vido, a questi si aggiungono gli assenti a causa di problemi muscolari e sono: Cigarini, Crnigoj, Da Riva, Pajac e Pettinari oltre a Rozzio presente in panchina ad onore di firma.
La formazione iniziale vede Bardi in porta; Sampirisi, Romagna, Marcandalli e Pieragnolo in difesa; Fiamozzi, Bianco e Nardi a centrocampo; Varela e Portanova sulla trequarti e Antiste in attacco.
La prima emozione arriva al minuto 12 con la palla gol per la Sampdoria che nasce da un contropiede, la sfera arriva a De Luca che da sinistra si libera ma il suo tiro viene murato da un difensore granata. La partita scivola via senza troppe emozioni con la Sampdoria che mantiene uno sterile possesso palla. Al 34° Kasami contrasta Nardi a centrocampo, per l’arbitro non c’è fallo, e dal limite dell’area lascia partire un tiro che Bardi con la punta delle dita devia in corner. La Reggiana reagisce con Varela (38°) che ci prova dal limite ma il suo tiro termina fuori dallo specchio della porta. I granata reclamano il corner ma ottengono solo le ammonizioni di Portanova e Varela, arbitro come sempre molto fiscale nei nostri confronti. Dopo 4 minuti ci prova Bianco dal limite ma Stankovic devia in corner. Dopo 1 minuto, dagli sviluppi di un contropiede, gli ospiti passano in vantaggio con Kasami che riceve la sfera in area, si libera facilmente di Marcandalli e di sinistro batte Bardi. I ragazzi di Nesta non riescono a reagire e, dopo, due minuti l’arbitro manda tutti a prendere un the caldo.
Il secondo tempo inizia nel peggiore dei modi con la Sampdoria che raddoppia dopo neanche un minuto. Fiamozzi dal fondo sbaglia il passaggio, la sfera arriva ad Esposito che tira dal limite e sulla respinta di Bardi De Luca ribadisce in rete. Reggiana in confusione che fatica a reagire. I granata ci provano al 58°: corner battuto da Portanova per la testa di Szyminski che tutto solo butta la palla fuori.
Al 69° l’episodio che poteva riaprire la partita: Gondo viene contrasto da un difensore ospite che lo butta a terra ma l’arbitro ribalta la decisione e vede il fallo dell’ attaccante granata. Anche il var, inspiegabilmente, conferma la decisione del giudice di gara. La Sampdoria si chiude, forte del doppio vantaggio, e i ragazzi di Nesta prendono metri senza creare, però, grossi pericoli. Al 74°punizione battuta da Portanova con Stankovic che alza sopra la traversa. Poi a 5 minuti dalla fine, opportunità per i granata, con Varela che recupera palla entra in area e, anziché servire Gondo tutto solo al centro, calcia sull’esterno della rete.
Al secondo minuto di recupero Portanova realizza il gol della bandiera deviando in rete il cross di Fiamozzi.
Dopo un minuto La Gumina colpisce con il gomito Romagna e viene espulso per doppia ammonizione. Questa è l’ ultima emozione. La partita si chiude con i fischi dei tifosi granata.
Prossima partita sabato 23 dicembre trasferta a Bolzano contro il Sud Tirol.