Di Matteo Benevelli
Torna il maltempo. Non quello che intendono i media, ma quello che è diventato con il corso degli anni il vero Maltempo con la “M” maiuscola. Una lunga fase di anticiclone che in questo periodo dell’anno significa assenza totale di precipitazioni, inversione termica e tanto smog per l’assenza di ventilazione.
Già una settimana fa vi avevamo preparato all’arrivo di una fase fredda velocissima seguita da un anticiclone delle Azzorre prepotente che avrebbe assunto le caratteristiche di un vero anticiclone Africano giungendo nel Mediterraneo.
I termometri saliranno in modo dirompente sopra la media del periodo, con punte che potrebbero toccare i 17°C sulla Collina e cancellare ogni traccia della scarsissima neve presente sul nostro Appennino.
Colpa dell’anticiclone, colpa anche del vortice polare che si rafforzerà sempre più nelle regioni artiche. Una corrente a getto di vento fortissimo in quota, poi, limiterà le interazioni tra i due giganti barici che assumeranno sempre più dei contorni netti e privi di “perturbazioni” tali da mescolare le carte in tavola per diversi giorni.
Questo dominio di alta pressione cancellerà quasi del tutto il vento dalla nostra Provincia, giusto un po’ di brezza in Montagna, ma ciò significherà sempre più inversione termica e sempre più smog sulla Pianura Padana.
Giorno dopo giorno un cuscinetto di aria densa rimarrà intrappolata nel nostro catino padano che vedrà molta foschia e rare giornate di Sole non schermato da velature grigiastre.
Un indebolimento di questa alta pressione potrebbe arrivare solo a Febbraio ormai iniziato, ma i modelli previsionali attuali non danno buone prospettive nel lungo termine. Va però detto che siamo nel campo delle tendenze e delle ipotesi, quindi tutto quanto potrebbe cambiare, ma sicuramente non nel breve termine. I periodi di alta pressione concedono poco spazio ai dubbi e sono molto restii ad abbandonare una zona dopo il loro arrivo in pianta stabile.