SCANDIANO (Reggio Emilia) – Gli approfondimenti investigativi dei carabinieri di Scandiano sviluppati a seguito dell’arresto di un 23enne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti lo scorso 13 ottobre 2022, hanno consentito ai militari di risalire a suocero e genero che insieme al 23enne erano dediti a una presunta illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti, per lo più del tipo cocaina, nel territorio dei comuni di Scandiano, Casalgrande, Albinea e Reggio Emilia.

In un anno le indagini hanno documentato circa 3.000 cessioni di cocaina per un fatturato di oltre 200.000 euro. Gli indagati, dall’estate del 2021 a quella del 2022, avevano messo in piedi una presunta attività di spaccio regolare e capillare sul territorio. I militari hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un 46enne e il genero 26enne, entrambi residenti nel comprensorio ceramico reggiano, e lo stesso giovane arrestato nel 2022, in ordine al reato di concorso, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti di suocero e genero della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del dispositivo di controllo a distanza, mentre a carico del 23enne dell’obbligo di dimora nel comune di Scandiano e quindi il divieto di allontanarsi dal territorio di dimora abituale, prescrivendogli inoltre l’obbligo di presentarsi quotidianamente presso la Caserma di Scandiano.

Questa mattina i carabinieri di Scandiano, ricevuta l’ordinanza applicativa, hanno sottoposto al provvedimento cautelare dei domiciliari il 46enne e il 26enne. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.