GUASTALLA (Reggio Emilia) – Nel 2019, a seguito degli esiti di un’articolata attività d’indagine denominata “Camaleonte” condotta dai carabinieri di Padova congiuntamente alla guardia di Finanza di Venezia, un 45enne calabrese era stato arrestato e raggiunto da una misura cautelare degli arresti domiciliari. Nell’operazione furono coinvolti insieme a lui altri 20 reggiani. L’attività d’indagine, condotta dalla Dda di Venezia portò all’esecuzione di 33 misure cautelari contro le infiltrazioni nel tessuto economico del Veneto da parte dei clan cutresi della ‘ndrangheta. Nel mirino degli inquirenti, in particolare, vi erano i presunti esponenti della cosca Grande Aracri, accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, riciclaggio, ed emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Le attività illecite registrate emerse dalle indagini ricalcarono il copione già visto in Emilia. I componenti della cosca avvicinavano gli imprenditori e si insinuavano nelle aziende attraverso prestiti e taglieggio, fino a estromettere i titolari, controllare le aziende dall’interno e utilizzarle per operazioni di riciclaggio. A Reggio Emilia il 12 marzo 2019 i Carabinieri eseguirono sette arresti e tre perquisizioni a carico degli indagati, a cui si aggiunsero 13 ordinanze di custodia cautelare, alcune delle quali rivolte a persone che già si trovano in carcere poiché condannate in primo grado il 31 ottobre scorso nel maxi processo Aemilia.

Il 45enne, residente a Guastalla all’epoca, venne raggiunto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari. A seguito dell’iter processuale, con sentenza emessa lo scorso 24 maggio 2022 dalla corte d’Appello di Venezia l’uomo è stato riconosciuto colpevole del reato di riciclaggio ed è stato condannato a 2 anni e 8 mesi, oltre il pagamento della pena pecuniaria di 4mila euro, da cui, tolto il periodo di pre sofferto in regime di arresti domiciliari, dovrà espiare la pena di 3 mesi e 25 giorni in carcere. Per questi motivi lo scorso 19 marzo i carabinieri di Guastalla hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione e lo hanno arrestato.