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REGGIO EMILIA – Questa notte gli operatori della Squadra Volanti di Reggio Emilia sono intervenuti nei pressi di Piazzale Marconi a seguito di una segnalazione giunta in Sala operativa, riguardante un’aggressione in atto nei confronti di una guardia giurata in servizio in una struttura pubblica.

Appena giunti sul posto gli agenti hanno subito individuato la vittima che ha raccontato l’aggressione. Poco prima, infatti, un soggetto noto frequentatore della zona stazione, lo aveva avvicinato chiedendogli cibo e denaro; poi ha iniziato a spintonarlo con l’obiettivo di sfilargli la pistola d’ordinanza, fortunatamente senza riuscirci.

Immediatamente, anche grazie alle descrizioni fornite, gli operatori sono riusciti a rintracciare l’aggressore, un 31enne nigeriano senza fissa dimora, già noto per precedenti reati contro la persona e il patrimonio.

Durante le attività di identificazione, gli operatori sono stati raggiunti da altri due individui che, con fare minaccioso e aggressivo, hanno tentato di frapporsi tra gli agenzi e il ragazzo nigeriano, pronunciando frasi sconnesse e minacciose.

In particolare uno dei due soggetti, un 36enne ghanese senza fissa dimora, prima ha tentato di aggredire il 31enne nigeriano senza alcun apparente motivo, poi si è scagliato con violenza contro gli agenti che immediatamente lo hanno immobilizzato a terra.

Nel frattempo, il secondo individuo, un’altra nigeriana di 32 anni senza fissa dimora, si è scagliata contro gli operatori tentando a più riprese di colpirli con calci e pugni ma senza riuscirci, grazie alla pronta reazione degli agenti che sono riusciti a bloccarla.

I 3 soggetti sono quindi stati trasportati in Questura per essere sottoposti ai dovuti accertamenti. Durante il trasporto il 36enne ghanese è andato in escandescenza, colpendo con calci e pugni lo sportello posteriore della volante, danneggiandolo.

Giunti in Questura, inoltre, durante le consuete attività di perquisizione, addosso al 36enne ghanese sono state rinvenute anche sette lamette per rasoio, pronte all’utilizzo, occultate all’interno del suo zaino.

Sulla base di quanto accaduto e al termine degli accertamenti di rito, il 36enne ghanese è stato denunciato in stato di libertà per le ipotesi di reato di: rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale, danneggiamento, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Il 31enne nigeriano, invece, è stato deferito in stato di libertà per l’ipotesi di reato di violenza o minaccia a Pubblico Ufficiale mentre la 32enne nigeriana per l’ipotesi di reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.