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SAN POLO D’ENZA (Reggio Emilia) –  Due uomini di 73 e 55 anni si sono finti avvocati e attraverso un raggiro hanno pagato 10 prosciutti con un assegno poi segnalato dalla banca come “smarrito”.

Le indagini sono partite a fine dicembre, quando il titolare del salumificio si è presentato presso la stazione dei carabinieri di San Polo d’Enza per riferire di essere stato truffato rimettendoci circa 2mila euro. L’uomo ha raccontato poi ai militari la vicenda.

Verso fine ottobre aveva ricevuto un ordine telefonico da un uomo che si era qualificato come avvocato. L’ordine consisteva in 10 prosciutti che avrebbe poi fatto pagare e ritirare da un suo dipendente nei giorni seguenti. Il complice si è quindi presentato i primi giorni di novembre per ritirare i prosciutti, giungendo al salumificio a bordo di un’autovettura. Durante il ritiro dei salumi era presente la segretaria della ditta che insospettita dall’atteggiamento troppo giocoso e confidenziale dell’uomo, non proprio consono ad un avvocato, ha voluto verificare su internet l’esistenza di uno studio legale con un nome simile a quello fornitole. Avendo avuto conferma, la segretaria ha consegnato i salumi ma ritenendo l’uomo un po’ sospetto, mentre andava via a bordo della sua auto, ha deciso di scattare una foto alla targa del veicolo.

Dopo qualche giorno la vittima si è recata in banca per versare l’assegno. Nelle settimane successive una telefonata dell’istituto di credito lo avverte comunicandogli che l’assegno non poteva essere pagato in quanto segnalato come smarrito.

Acquisita la denuncia, i militari hanno avviato le indagini e grazie anche alle foto dell’auto scattate dalla segretaria, i carabinieri hanno prestato attenzione alle telecamere di videosorveglianza poste nei varchi stradali limitrofi al salumificio e sono riusciti a risalire alla vettura del truffatore. Dagli accertamenti il veicolo è risultato essere di un 73enne. Successivamente i militari sono riusciti a risalire anche all’intestatario della linea telefonica con cui era stato contattato il salumificio per prenotare i salumi: un 55enne, secondo presunto autore della truffa.  

La segretaria, attraverso un fascicolo fotografico mostratole dalla autorità, ha riconosciuto in una foto il 73enne.

Entrambi gli uomini, residenti nel modenese, sono stati denunciati con l’accusa di truffa in concorso e sostituzione di persona.