La prof.ssa Francesca Bertolani e la classe 2A
SCANDIANO (Reggio Emilia) – Venerdì 12 Aprile i tantissimi studenti dell’istituto “P. Gobetti” presenti in Aula Magna hanno avuto l’opportunità di incontrare personalmente l’ex magistrato Gherardo Colombo per riflettere su temi di grande attualità quali la legalità, la discriminazione, la cultura della pace.
Attraverso frequenti richiami alla Costituzione e tramite esempi chiari e forti, Gherardo Colombo ha catturato l’attenzione di ragazzi e docenti per quasi due ore.
Al termine della conferenza, conclusasi con un grande applauso sentito ed emozionante da parte di tutti i presenti, tra cui il sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti, l’ex magistrato ha inaugurato la mostra intitolata “La memoria a fumetti” realizzata dalla classe 2A dell’istituto, risultato di un lungo lavoro di ricerca e approfondimento.
La mostra rappresenta i momenti più significativi e drammatici del dialogo tra Gherardo Colombo e Liliana Segre tratti dal libro “La sola colpa di essere nati”.
“I fumetti – riferisce Marika, alunna della classe – diventano uno strumento per raccontare la storia della senatrice in modo coinvolgente e accessibile a tutti, raggiungendo un pubblico ampio al fine di preservare la memoria storica e trasmettere un messaggio di pace e tolleranza”.
“Attraverso i fumetti – afferma Marco, altro alunno – sono state rappresentate tematiche importanti: la perdita e il dolore che Liliana Segre ha vissuto durante l’Olocausto, la resilienza e la forza interiore che ha saputo dimostrare affrontando con determinazione le sfide più difficili della sua vita, infine la speranza e la rinascita, in quanto ha trovato il coraggio di ricostruire se stessa dopo quelle drammatiche vicende, impegnandosi a diffondere un messaggio di pace e tolleranza ai tanti giovani che avrebbe incontrato sul suo cammino”.
“’La memoria a fumetti’ – ha detto la prof.ssa Francesca Bertolani – non è una semplice esposizione di fatti storici, ma anche un monito alla responsabilità individuale e collettiva. Ognuno deve fare la differenza nel mondo, promuovendo quei valori costituzionali di pace e di rispetto degli altri tanto auspicati nel dopoguerra e anche oggi”. Nell’ultimo pannello della mostra l’ex magistrato, su richiesta degli studenti, lascia scritto un messaggio importante a ricordo della sua presenza a scuola: “Perchè non succeda più, dipende da ognuno di noi…Diamoci da fare!! E Tanti auguri di farlo bene!”.