E’ stata presentata questa mattina, nella sede di Olmedo a Bibbiano, la domenica di pugni che si svolgerà domani, domenica 19 maggio, al Pala Chiarelli Donati di Guastalla a partire dalle 15,30. Dieci incontri di boxe dilettanti e due di professionisti, dei pesi Piuma e Medi. A confrontarsi sul ring saranno il campione della Reggiana Boxe Arnaldo Marku contro il debuttante ligure Matteo Fiorini, poi chiuderà la manifestazione il beniamino della Bassa Hassan Kobba, che affronterà il famigerato pugile laziale Luigi Mantegna.  Il presidente della Reggiana Boxe Emiliano Martinelli ha spiegato: “Siamo molto contenti di avere organizzato questa manifestazione a Guastalla con il loro grande aiuto. Essere due società nella stessa provincia ci rende fratelli. Abbiamo fatto sforzi importanti dal punto di vista organizzativo per portare Hassan e Arnaldo sul ring. Avremo anche 10 incontri dilettanti, dagli schoolboy fino ai maggiorenni. E tra loro ci sarà anche la giovane promessa Anna Mazzieri, chiamata in ritiro in nazionale pochi giorni fa. La cornice dilettantistica durerà un paio d’ore. Poi via ai professionisti: prima i pesi piuma poi i pesi medi”.

“Ci sono esperienze importanti che ho condiviso con la famiglia Kobba, Hassan è l’unico con cui non ho fatto a pugni… , ha detto il padrone di casa dell’Olmedo Luca Quintavalli, direttore sportivo della Reggiana Boxe: È l’inizio di un percorso insieme per dare giusta visibilità alla boxe. Ed è un invito per il futuro questa collaborazione con Guastalla, onorando il compianto maestro Paolo Motta”. Contenti della preparazione atletica dei propri pugili i due maestri Michael Galli (Reggiana Boxe) e Marco Tosi (Boxe Guastalla), che hanno seguito la cerimonia del peso degli atleti professionistici, svolta proprio nella sede di Olmedo.

Tutti e quattro i boxeur hanno superato la prova brillantemente.  Pronto all’azione il ventunenne Arnaldo Marku, il più grande dei tre fratelli cresciuti nella palestra del Mirabello: “E’ il mio terzo match da professionista e cerco l’ennesima vittoria. Anche questa volta lo sfidante è molto duro. Io seguirò il mio solito stile, combattere alla messicana andando sempre addosso all’avversario, martellando sopra e sotto. Il passaggio ai professionisti mi ha reso più libero di esprimermi, ci sono meno regole stringenti. Spero di poter continuare così per tanto tempo”.

E’ al suo secondo match da professionista Hassan Kobba, ultimo esponente di una dinastia di pugili professionisti che va indietro di tre generazioni: “Il debutto è andato molto bene. Sento certamente la responsabilità del mio cognome, ho tutta la mia famiglia che conta su di me. Il mio primo pugno in palestra è stato quando avevo solo 10 anni, poi mia madre mi ha fatto smettere per pochi anni perché non ne poteva più di vedere pugili in famiglia – racconta sorridendo – ma poi ho ripreso ai miei 14 anni. Il mio stile? Essendo alto ho un modo longilineo di gestire i match, senza cercare la corta distanza”.