Immagine d’archivio

REGGIO EMILIA – Nella serata di lunedì 27 maggio gli agenti della Squadra volanti di Reggio Emilia sono intervenuti in un’abitazione di via Fogazzaro perché era stato segnalato il malfunzionamento di un braccialetto elettronico indossato da un 29enne italiano, denunciato in passato per atti persecutori.

Una volta preso contatto con la compagnia telefonica che gestisce i dispositivi elettronici, gli agenti hanno provato a contattare l’uomo per informarlo dell’opportuna sostituzione del braccialetto non funzionante.

L’uomo però, sin dall’inizio, si è mostrato infastidito e riluttante motivo per cui gli operatori sono intervenuti immediatamente presso la sua abitazione.

Quando gli agenti sono giunti sul posto il 29enne ha tentato di sviare gli operatori fornendo false generalità con l’obiettivo di allontanarsi dal proprio domicilio, poi li ha aggrediti verbalmente, tentando di dare loro calci e pugni.

Gli agenti hanno quindi immobilizzato l’uomo che dopo qualche momento è ritornato alla calma. Il soggetto, già noto per precedenti reati contro la persona, è stato condotto in Questura.

Al termine degli accertamenti di rito e dopo aver provveduto alla sostituzione del braccialetto elettronico mal funzionante, l’uomo è stato deferito in stato di libertà per le ipotesi di reato di resistenza a Pubblico Ufficiale e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale.