di Matteo Benevelli

Giornate pesanti quelle in corso, lo sapevamo ed eravamo pronti, ma per il caldo non lo si è mai abbastanza. Sapevamo anche che le grandi piogge della primavera ce le saremmo portate in dote come afa durante l’estate, ma d’altro canto è il motivo per cui i nostri campi non sono troppo riarsi e possiamo non parlare di siccità. Il disagio bioclimatico, però, è molto forte e lo sarà fino al prossimo fine settimana. Già avete letto bene, fino al fine settimana, però con la speranza di un cambiamento all’orizzonte. Prima di allora, però, avremo a che fare con un caldo non estremo in termini di temperature registrate, ma provante se a quelle sommiamo l’elevata umidità che ci fa percepire valori ben più alti e le alte concentrazioni di Ozono che pesano sulla nostra respirazione. Insomma, un mix di fattori poco allettante che deve farci assumere i giusti comportamenti al fine di ridurre al minimo i rischi per la nostra salute.

L’hot-spot di questo fenomeno è sicuramente il centro urbano di Reggio Emilia ed in generale anche gli altri grandi centri urbani della Pianura e Pedecollinare. Un forte disagio che dura ormai da decine di giorni ininterrottamente. Va un po’ meglio in Appennino, ma il gran caldo si avverte bene anche sulla Collina dove il disagio è percettibile molto bene durante le ore centrali della giornata. Di notte va un po’ meglio, ma le temperature tropicali (minime maggiori di 20°C), salgono fino ai piedi delle montagne.

I capisaldi sono sempre gli stessi:

– Bere molta acqua fresca (non gelida)

– Vestiti chiari e leggeri

– Locali climatizzati a temperature non sotto i 25°/26°C

– Evitare al minimo di uscire al pomeriggio

Come detto stringiamo i denti fino al week-end poi qualcosa dovrebbe cambiare.