REGGIO EMILIA – Ha suscitato non poche polemiche il post di indignazione pubblicato da Matteo Iori, Presidente del Consiglio Comunale di Reggio Emilia, sulla sua pagina Facebook, riguardante il gestore di un locale reggiano che non aveva redarguito un cliente con addosso una maglietta che riportava la frase “Benito Santo Subito”. Iori, nel raccontare i fatti, aveva però pubblicato il nome del locale – l’Osteria Doppio Litro – esponendolo alla gogna mediatica.
Questa scelta, oltre che a danneggiare l’immagine dell’attività commerciale, è stata assai criticata dalle opposizioni e in particolare dal partito di Fratelli d’Italia, che ha chiesto le dimissioni di Iori dalla presidenza del Consiglio Comunale.
Oggi il sindaco Marco Massari ha incontrato il gestore dell’attività e in una nota trasmessa alla stampa ha ribadito che al gestore “non vada riconosciuta alcuna responsabilità”.
“Nei giorni scorsi Matteo Iori, presidente del consiglio comunale – si legge nel commento del sindaco Massari – ha esternato la propria indignazione verso un avventore di un locale reggiano che indossava una maglietta contenente incitazioni al fascismo.
Ritengo, d’accordo con Matteo, che non esista alcuna giustificazione per chi sfoggia fieramente, in un locale pubblico, una scritta inneggiante Mussolini e, di conseguenza, un portato valoriale fatto di privazione della libertà, sopraffazione, militarismo, annullamento delle differenze e delle conquiste democratiche.
Bene ha fatto Matteo, nei giorni scorsi, a dirsi indignato ma anche a chiarirsi con il titolare del ristorante Doppio Litro a cui naturalmente non ritengo vada riconosciuta alcuna responsabilità. Titolare che io e Matteo abbiamo incontrato nelle ultime ore ragionando con lui serenamente dell’accaduto”.
“Dopo la telefonata di qualche giorno fa – ha detto il Presidente Iori – insieme al Sindaco ho incontrato personalmente il Sig. Catellani, proprietario dell’Osteria Doppio Litro. E’ stato un incontro importante perché ci ha permesso di scambiarci le reciproche impressioni e di capirci a vicenda. Partendo dalla premessa che ritengo sia compito di tutti non abbassare mai la guardia di fronte a messaggi nostalgici del ventennio fascista, ho capito quanto la discussione che si è scatenata dopo la mia presa di posizione abbia danneggiato umanamente e professionalmente il Sig. Catellani e ne sono sinceramente dispiaciuto.
Penso sia importante aver lanciato un messaggio di stigmatizzazione sulla maglia “Benito Santo subito” ma ho chiesto scusa al proprietario del Doppio Litro, che a 70 anni neppure segue i social, per tutto ciò che poi ne è scaturito. Come segno di riconciliazione abbiamo deciso due cose: gli ho dato un contributo simbolico di ristorno per il danno subito che poi lui donerà al Grade, e appena possibile tornerò a mangiare qualcosa da lui in sua compagnia”.