di Giuseppe Adriano Rossi
REGGIO EMILIA – La centralità della famiglia è stato il leitmotiv dell’omelia della messa vespertina dell’8 settembre – Natività di Maria – che l’arcivescovo Giacomo ha presieduto in Ghiara.
Muovendo dalla genealogia di Gesù, fatta di nomi conosciuti e sconosciuti, mons. Morandi ha voluto evidenziare il progetto del disegno della salvezza: Dio ne è il regista. Nulla accade per caso, per destino, forza lacerante, parola presente anche sulla bocca del credente. Sembra di vivere un tempo in cui la realtà del progetto di Dio appare compromessa, offuscata.
L’attenzione del presule si è incentrata sui conflitti che insanguinano il mondo ma soprattutto sul senso di spossatezza, di smarrimento che colpisce le persone e sulla morte; al riguardo ha citato la riflessione di Sant’Agostino; da dove viene il male?
L’arcivescovo ha poi focalizzato un tema di particolare attualità: il male che irrompe nelle relazioni familiari; è una crisi forte che attraversa il Paese e che non è assente nella nostra città. In particolare ha posto l’accento sui preoccupanti fenomeni di violenza e di delinquenza che hanno come protagonisti i giovani.
Tutto l’occidente cristiano è colpito dalla crisi della famiglia; occorre invece una formazione fin dai primi anni di vita per imprimere un cammino positivo, l’identità. Il progetto creatore di Dio ha previsto la comunione tra donna e uomo, che si donano l’una all’altra “per sempre”: un impegno che inquieta. Al riguardo ha richiamato la formula del matrimonio. Oggi si usa l’espressione “io accolgo te”, come un dono e non più “prendo te”, che richiama il possesso delle cose. E ciò può avvenire con la grazia di Dio proprio per sempre. I genitori, ha raccomandato, devono assolvere al ruolo di madri e padri e non di “amici” dei figli.
L’arcivescovo ha poi richiamato il ruolo di Maria alle nozze di Cana; si accorge che manca il vino e quindi la gioia del banchetto sponsale – tema richiamato anche nel discorso di inaugurazione della 45^ Giarèda-, una sola frase: fate quello che vi dirà! Maria, al servizio della gioia delle famiglie, esorta anche oggi a non temere di fare quello che il Signore chiede.
Mons. Morandi ha concluso l’omelia invocando la Madonna della Ghiara perché protegga e custodisca le famiglie affinché siano luoghi di benedizione e di crescita umana e spirituale.