REGGIO EMILIA – Lunedì 16 settembre a Reggio Emilia suona la prima campanella per 11.575 alunni, tra bambini e ragazzi della fascia 6-14 anni, che torneranno a sedere sui banchi dopo la pausa estiva. Apriranno infatti nuovamente le porte i 12 istituti comprensivi a servizio del territorio comunale, che comprendono 41 scuole primarie e 13 scuole secondarie di primo grado, sostenuti da un’ampia rete di servizi, investimenti e progetti, che fanno capo al Comune di Reggio Emilia.
In occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari e l’assessora a Politiche educative Marwa Mahmoud visiteranno lunedì alcune scuole della città, per augurare a studenti, docenti e al personale ausiliario un buon anno di studio e lavoro. Le visite avranno inizio alle ore 8.45 dall’Istituto comprensivo Manzoni, dove sindaco e assessora visiteranno la scuola primaria Ada Negri e la scuola dell’infanzia Sant’Agostino. Dalle ore 10 la delegazione sarà invece all’Istituto comprensivo Leonardo da Vinci per fare visita alla scuola primaria Carducci.
“Un grande benvenuto a ragazzi e ragazze, bambini e bambine, a chi affronta per la prima volta un nuovo percorso scolastico, a chi ritrova compagni e insegnanti per un nuovo anno insieme. Un doveroso ringraziamento e buon inizio d’anno scolastico va anche a tutto il personale delle scuole e delle cooperative, a tutta la comunità composta da insegnanti, educatori ed educatrici, collaboratori ausiliari, tutti i dirigenti scolastici, gli amministratori e i tecnici che negli istituti scolastici a partire da lunedì 16 settembre accoglieranno i ragazzi e ne raccoglieranno aspettative, complessità, speranze. Un saluto e un augurio che vanno estesi a tutte le famiglie che si apprestano a iniziare questo anno scolastico nelle scuole reggiane”, sono le parole del sindaco Marco Massari e l’assessora Marwa Mahmoud.
“La Scuola per noi infatti non è solo un luogo in cui le nostre ragazze e i ragazzi trascorrono molte ore della loro vita – aggiungono sindaco e assessora – ma è soprattutto il luogo privilegiato, teatro di cittadinanza, in cui ogni giorno si formano e si nutrono i cittadini di oggi e di domani. La Scuola è apprendimento, è luogo di crescita culturale ma è anche riscatto sociale, leva per l’emancipazione, incontro e crescita con gli altri. E nel saper essere un presidio sociale, è la cartina tornasole che mette in luce cambiamenti sociali e culturali e con essi ci spinge in continuazione a rivedere i nostri modelli di riferimento che possono talvolta risultare anacronistici o superati. Sta noi rivedere le nostre cartine geografiche e mentali; rimuovere tutte le disuguaglianze per favorire un pieno godimento del diritto allo studio per tutte e per tutti, come sancito nell’articolo 3 della nostra Costituzione”.
Anche per quest’anno, l’Amministrazione comunale investirà oltre 7 milioni di euro per il sostegno al diritto allo studio e per supportare e qualificare l’offerta educativa e formativa di bambini e ragazzi, attraverso servizi pomeridiani, di flessibilità oraria, servizio mensa, trasporti e attività a integrazione dei curriculum ministeriali. Non manca lo sforzo per la miglioria dell’edilizia scolastica: durante l’estate sono state completate opere di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici e degli impianti sportivi (coperture, adeguamento antincendio, sostituzione serramenti, sistemazione pareti interne…) per un valore complessivo di 640.000 euro.
Sono inoltre in fase di realizzazione 6 importanti progetti, finanziati con fondi Pnrr e integrati con fondi dell’Amministrazione: cinque nuove sale da pranzo (Marconi, Ghiarda, Valeriani, Boiardo e Dall’Aglio) e la nuova scuola secondaria di primo grado Amedeo D’Aosta.
Per allargare le opportunità offerte a bambini e ragazzi e al contempo sostenere le famiglie, il Comune è attivo con 14 servizi educativi pomeridiani sul territorio gestiti in collaborazione con il privato sociale che ogni anno accolgono oltre 450 studenti. Mentre altri 1.250 bambini e ragazzi ogni anno scolastico sono coinvolti nelle progettualità pomeridiane gestite sia dalle scuole che dal servizio Officina educativa del Comune. Anche nell’orario scolastico di bambini e ragazzi l’Amministrazione comunale rende disponibili alle scuole opportunità e possibilità di progetti che qualificano l’esperienza scolastica degli studenti.
Il progetto Scuola diffusa dal 2020 ha rappresentato per questa città un’occasione di ripensamento e trasformazione della didattica che ha colto, nelle diverse proposte di esperienze scolastiche alternative alla didattica tradizionale, la consapevolezza che il territorio educa perché rilancia storie e saperi, li rende fruibili e intellegibili nella quotidianità, in contesti esperienziali capaci di comunicare nell’immediatezza e non nell’astrazione, riferimenti e valori storici, etici, artistici e civici. La Scuola diffusa ha avuto dunque l’ambizione di essere un grande invito al mondo formativo ed educativo ad osare, a sperimentare, a ricercare con le scuole nuove forme di accesso al sapere, nuove aule fuori da scuola. Quest’anno l’offerta si arricchisce della sede Officina Credem, resa disponibile gratuitamente dall’istituto di credito, per bambini, ragazzi e insegnanti della città.
Nello scorso anno scolastico hanno partecipato al progetto circa 2.500 bambini e ragazzi, gli educatori del servizio Officina educativa hanno co-progettato con 130 insegnanti. Continua il radicamento e cresce la partecipazione alle iniziative dello Spazio Culturale Orologio, luogo di promozione di lettura, ricerca educativa e sperimentazione didattica che si offre in particolare a gruppi di bambini, ragazzi e docenti di tutta la città. Da settembre 2023 ad oggi allo Spazio hanno avuto accesso circa 23.000 cittadini con una diffusione di materiale libraio che è cresciuta in 12 mesi del 7%. Anche per quest’anno i dati della scolarità a Reggio Emilia risentono, in modo percettibile del calo demografico del nostro territorio. Rispetto all’anno scolastico 2023-24, la popolazione scolastica in città passa da 11.837 a 11.575 unità (con un calo complessivo di 262 unità). Il calo più marcato si registra alla scuola primaria (-227), mentre più contenuto è quello della scuola secondaria di primo grado (-44 unità). La popolazione scolastica di origine non italiana passa da 3.150 a 3.353. Come negli ultimi anni, è in aumento, con trend proporzionale il numero di utenti segnalati e certificati dal Servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Ausl, l’impegno di educatori per l’inclusione scolastica. Le ore settimanali di servizio sono oggi circa 5.500, con 214 educatori impegnati, a fronte di un aumento, rispetto allo scorso anno, di 100 unità tra bambini e ragazzi che hanno diritto alla presenza di educatori per l’inclusione scolastica.
Sono 15 i plessi scolastici del forese serviti dal servizio di Scuolabus che tutti i giorni trasporta 328 alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado da e per gli istituiti scolastici. In 31 plessi è inoltre attivo il servizio di trasporto individuale per alunni con disabilità, di cui usufruiscono 56 alunni. L’Amministrazione comunale si è anche attivata per supportare la mobilità necessaria negli spostamenti scuola-palestra, quando quest’ultima non è presente all’interno dell’edificio scolastico. Per queste necessità saranno attivi in città 9 servizi di trasporto dedicati. Delle 41 scuole primarie, 17 sono a tempo pieno (40 ore settimanali) con servizio quotidiano di ristorazione. Le mense scolastiche sono frequentate complessivamente da 3.459 bambini (22 in più dello scorso anno scolastico). Dal prossimo 23 settembre riprenderà il servizio di ingresso anticipato e uscita posticipata per le scuole primarie. Al servizio, gestito da educatori comunali insieme al personale ausiliario delle scuole, sono iscritti circa 900 bambini, dato in linea con quello degli ultimi anni scolastici.