E’ accusata di omicidio premeditato e occultamento di cadavere la giovane 22enne di Vignale di Traversetolo che, a quanto risulta dalle ultime ricostruzioni della Procura, lo scorso 7 agosto si sarebbe indotta il parto da sola, e avrebbe poi partorito un bimbo il cui corpicino è stato ritrovato sotto terra nel giardino di casa due giorni dopo, da un cane dei vicini. Tutto due giorni prima di partire per un viaggio negli Stati Uniti con la famiglia, programmato da tempo.

In un comunicato il procuratore Alfonso D’Avino, che coordina le indagini dei carabinieri, ha affermato che “può ritenersi accertata” l’estraneità dei genitori della 22enne e del papà del neonato. La Procura sottolinea che “nessuno, all’infuori della ragazza, era a conoscenza della gravidanza: né familiari, né padre del bambino, né amiche o amici“. Inoltre, la gravidanza della giovane “non è stata seguita da alcuna figura professionale”, che sia medico di famiglia o ginecologo. Il parto “è avvenuto nella casa familiare, al di fuori di contesti ospedalieri o sanitari in generale”. Ed è “avvenuto in solitudine, senza la collaborazione né la presenza di nessuno, al di fuori della ragazza”.

La ragazza, residente nella villetta con la famiglia, avrebbe quindi tenuto all’oscuro il fidanzato e i genitori. Nessuno sapeva della gravidanza e la giovane non si sarebbe rivolta a nessun medico per farsi seguire durante la gestazione e il parto, avvenuto a termine. La giovane, che è seguita dall’avvocato reggiano Nicola Tria, è accusata di omicidio volontario e occultamento di cadavere, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi dopo il secondo ritrovamento. Le indagini dovranno infatti accertare se la giovane abbia fatto lo stesso anche un anno fa. Inoltre gli inquirenti dovranno stabilire se abbia potuto realmente fare tutto da sola o se invece sia stata aiutata da qualcuno.

Dettagli inquietanti di una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità di Vignale, dove la famiglia della ragazza è molto conosciuta e stimata, e su cui si mantiene il massimo riserbo.

Nel frattempo la Procura di Parma ha aperto un fascicolo di indagine per possibile violazione del segreto di indagine in relazione alla diffusione della notizia del secondo ritrovamento di resti nel giardino della villetta.