Il Consiglio dei Ministri, riunitosi questa mattina a Roma, ha dichiarato lo stato di emergenza per l’Emilia-Romagna e le Marche. A distanza di 16 mesi dall’ultima alluvione, la Romagna deve nuovamente fare i conti con i danni provocati dal maltempo. Tra il 17 e il 19 settembre l’acqua caduta in 48 ore ha superato in alcune zone i 350 millimetri, con picchi massimi, nella zona tra Ravenna e Brisighella. Quattro i bacini interessati, nei territori tra Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, con tracimazioni.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, a partire dal giorno 17 settembre 2024, nel territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Per garantire le misure e gli interventi più urgenti e prioritari di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall’evento e di ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, sono stati stanziati 20 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
Lo stato di emergenza è stato dichiarato anche nella regione delle Marche, in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, a partire dal giorno 18 settembre 2024, nel territorio della fascia costiera marchigiana. Per garantire le misure e gli interventi più urgenti e prioritari di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dall’evento e di ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, sono stati stanziati 4 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
Il provvedimento del Governo è stato annunciato stamattina dalla presidente facente funzioni Irene Priolo, che ha fatto anche il punto sullo stato degli interventi urgenti realizzati in queste ore in Emilia-Romagna. Nel pomeriggio, Priolo farà una serie di sopralluoghi nelle località di Castrocaro, Brisighella, Modigliana e Casola Valsenio sull’appennino romagnolo.
“Non stiamo perdendo nemmeno un minuto, la priorità resta l’assistenza alle popolazioni colpite. Voglio ringraziare tutti i volontari e gli operatori delle forze dell’ordine e della Protezione Civile, tra cui tanti provenienti da altre regioni, che come sempre stanno dando una dimostrazione di generosità e professionalità straordinaria, così come tutti i sindaci che stanno reagendo di fronte a questa ennesima avversità – le parole della presidente Priolo-. Ringrazio il Governo per il primo stanziamento che ci permette di coprire una prima parte di interventi urgenti e di attivare i contributi a favore delle persone colpite direttamente dall’acqua. In queste ore prosegue la ricognizione degli interventi inderogabili e a seguire inizierà la conta dei danni, che chiuderemo nel più breve tempo possibile. Ringrazio anche il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che è stato il primo a chiamarmi per esprimere solidarietà alla nostra Regione e a offrirmi aiuto e collaborazione”.