250 anni celebrazione GdF Reggio Emilia evento benefico al Valli
La Guardia di Finanza di Reggio Emilia durante l’evento celebrativo davanti al Teatro Valli

REGGIO EMILIA – La legalità in chiave culturale. E’ quanto è avvenuto ieri sera al teatro Valli con l’esibizione di diversi artisti nell’ambito di un evento benefico organizzato dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia per il 250° anniversario del corpo. Diversi gli artisti sul palco, dalla band dei Nomadi a Vittorio Brumotti, noto personaggio televisivo. Si sono esibiti anche gli allievi del Conservatorio Peri-Merulo. In piazza, davanti al Teatro Valli, diversi mezzi in uso alla Guardia di Finanza per sensibilizzare i cittadini su quella che è l’attività dei finanzieri.

250 anni celebrazione GdF Reggio Emilia evento benefico al Valli
Comandante Ivan Bixio

“La Guardia di Finanza – ha affermato Ivan Bixio, Comandante Guardia di Finanza di Reggio Emilia – è un corpo altamente specializzato, a presidio di tutte le libertà economiche, come la libertà di impresa, per i professionisti e per chiunque dà lavoro rispettando le regole. Chi invece crea storture nel mercato danneggia gli altri, imprenditori e professionisti. C’è un tema legato anche ai soldi pubblici, provenienti dalle tasse o da altre forme di finanziamento: anche qui si inseriscono frodatori, criminalità organizzata ecc.. La Guardia di Finanza è una forza di polizia che interviene in tutti questi meccanismi distorsivi. E’ a tutela di tutti i contribuenti e di tutti i cittadini per far sì che il giusto equilibrio di quella che è la tassazione, in entrata e in uscita, raggiuga la collettività per erogare i servizi necessari.”

“Per quanto riguarda le evasioni e le false fatturazioni – ha concluso il colonnello –  è un male che può essere combattuto. Può essere estirpato oltre che con azioni repressive e preventive, anche attraverso la cultura. E’ importante che ogni cittadino maturi consapevolezza sui danni che crea l’evasione fiscale soprattutto alla collettività. Questo deve essere il concetto chiave: una consapevolezza diffusa”.