Torna l'appuntamento "L'Archiettura Dipinta del Centro Storico"
Beatrice Fontaine, presidente ADSI Emilia Romagna

REGGIO EMILIA – Consentire a cittadini e turisti la visita gratuita a palazzi, dimore, giardini e luoghi di grande rilevanza culturale e architettonica altrimenti non accessibili, promuovendo una maggiore conoscenza delle eccellenze storico-artistiche del territorio e valorizzando l’impegno dei proprietari privati nella manutenzione di questi beni. È questo uno dei principali obiettivi della quinta edizione di “L’Architettura Dipinta del Centro Storico“, iniziativa organizzata dal Comune di Reggio Emilia – Servizio Rigenerazione Urbana e dall’Associazione Dimore Storiche Emilia-Romagna, in programma il 28 settembre e il 5 ottobre a Reggio Emilia

I visitatori potranno infatti scoprire gratuitamente alcune delle più affascinanti bellezze monumentali del territorio reggiano, previa una prenotazione su Eventbrite.

Sabato 28 settembre sarà infatti possibile visitare le residenze storiche di Villa delle Due Torri e il Palazzo Ducale di Rivalta. Sabato 5 ottobre, invece, le visite guidate saranno dedicate alle dimore storiche del centro di Reggio Emilia, tra cui Palazzo Ducale, la Scuola Manzoni (ex Palazzo Franchetti) e Palazzo Linari-Bellei. Sempre nel pomeriggio della stessa giornata, si terranno visite gratuite alla Chiesa di San Filippo, alla Fondazione Manodori (Palazzo del Monte) e a Palazzo Masdoni.

“Questa iniziativa permette di ammirare lo straordinario patrimonio storico, artistico, culturale e sociale rappresentato dalle Dimore Storiche. Mi riferisco ad esempio a cortili, giardini, scaloni monumentali, saloni di rappresentanza presenti all’interno di queste splendide strutture così ricche di cultura – spiega Beatrice Fontaine, presidente dell’Associazione Dimore Storiche – Sezione Emilia-Romagna. Nelle scorse edizioni il successo è stato elevato, con circa 200 persone che hanno potuto scoprire tante bellezze della città spesso poco conosciute. I visitatori, infatti, hanno avuto modo di immergersi in luoghi solitamente non accessibili, o comunque in maniera limitata. Viene infatti offerta in maniera del tutto gratuita l’opportunità di scovare piccole grandi sorprese di questa straordinaria città, oltre all’occasione di constatare l’impegno profuso dai proprietari privati nelle attività di manutenzione e gestione di questi beni, che contribuiscono a generare un indotto economico importante soprattutto nei settori dell’edilizia e dell’artigianato. Inoltre, questa iniziativa qualifica l’offerta turistica di Reggio Emilia”.

Non a caso il Comune di Reggio Emilia – Servizio Rigenerazione Urbana e l’Associazione Dimore Storiche Italiane – Sezione Emilia-Romagna hanno deciso di stipulare un accordo di collaborazione volto a promuovere il patrimonio architettonico della città come volano per una maggiore attrattività e appetibilità, sia nei confronti dei turisti che dei cittadini stessi. E questo all’interno di una strategia di consolidamento della partnership pubblico-privato sempre più necessaria per valorizzare i beni culturali.

“Siamo molto soddisfatti di questa intesa tra la nostra Associazione e il Comune di Reggio Emilia,” ha dichiarato Beatrice Fontaine, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane – Sezione Emilia-Romagna. “Questo accordo formalizza un rapporto che dura ormai da diversi anni e che ha già prodotto ottimi risultati. Le Dimore Storiche rappresentano un elemento fondamentale nella ‘catena di montaggio’ del patrimonio culturale, trattandosi di beni privati che contribuiscono alla valorizzazione dei nostri borghi e del nostro territorio. La sinergia con il Comune di Reggio Emilia certifica ancora una volta il loro impatto positivo, sia a livello sociale che economico. La collaborazione tra pubblico e privato è essenziale per rafforzare il territorio e offrire qualcosa di veramente unico ai cittadini e ai turisti”.