REGGIO EMILIA – Sabato 5 e domenica 6 ottobre sarà la palestra Emilio Rinaldini di Reggio Emilia a fare da teatro alla settima tappa del progetto “Sport Senza Confini“, il percorso rivolto ai giovani atleti under 14 con disabilità organizzato dalla FISPES – Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali – insieme a Fondazione Conad ETS e Procter & Gamble Italia.
Dopo il successo degli incontri precedenti che hanno coinvolto più di cento bambini nel percorso itinerante federale, l’iniziativa approda per la prima volta nella cittadina reggiana con l’obiettivo di includere un numero sempre maggiore di piccoli atleti sul territorio nazionale nel proprio programma ludico-sportivo.
Le attività saranno svolte sotto le direttive di tecnici federali specializzati, che guideranno i partecipanti in un percorso volto a consolidarne l’integrazione e facilitarne la scelta di una disciplina sportiva che ne metta a frutto capacità e passioni.
Questo il programma dettagliato del settimo raduno del progetto “Sport Senza Confini”
Sabato 5 ottobre
ore 15:30 ingresso in campo e saluti istituzionali
ore 16:00 inizio 1^ sessione di attività
ore 18:00 fine attività
ore 20:00 cena presso Hotel
Domenica 6 ottobre
ore 10:00 ingresso in campo e inizio sessione di attività
ore 12:00 fine attività
ore 13:00 pranzo
ore 14:00 fine raduno
L’organizzazione della tappa del progetto “Sport Senza Confini” è resa possibile grazie alla Fondazione per lo sport del Comune di Reggio Emilia ed Everton Volley A.S.D.
IL PROGETTO “SPORT SENZA CONFINI”
“Sport Senza Confini” è dedicato ad atleti con disabilità tra i 5 e i 14 anni e si propone di consolidare l’integrazione dei bambini e dei giovani all’interno di un gruppo, attraverso un coinvolgente percorso di attività ludico-sportive, propedeutico alla scelta di una disciplina sportiva tramite cui mettere a frutto le proprie capacità e passioni. Ogni incontro, infatti, offre l’occasione di praticare sport all’interno di un gruppo di ragazzi con e senza disabilità e di mettersi alla prova in varie discipline paralimpiche, esplorando le proprie abilità in un ambiente che stimola la socializzazione e l’inclusione.