CASTELNOVO MONTI (Reggio Emilia) – E’ stato un momento toccante, profondo, con un significato estremamente attuale che va anche oltre la situazione del popolo Saharawi, per arrivare a coinvolgere temi quali la pace, l’accoglienza, la necessità di ritrovare umanità e dialogo anche nei contesti internazionali. Stamattina la firma del patto di amicizia tra il Comune di Castelnovo Monti e la Daira di Lemsid – Wilaya di Boujdur, nella Repubblica Araba Saharawi Democratica, che si è tenuta in Municipio in un momento aperto alla comunità, è stata davvero partecipata, non solo in termini numerici.
“E’ stata una giornata importante – ha affermato il sindaco Emanuele Ferrari – è il riconoscimento di un grande lavoro svolto sul territorio di accoglienza ed autentica ospitalità. Il popolo Saharawi ci ha affidato per 20 anni i loro bambini, che loro chiamano “piccoli ambasciatori di pace“. Questo credo sia il modo migliore per costruire la pace, perché non c’è altro modo di arrivare alla pace che non sia costruirla. Purtroppo le nazioni a volte radono al suolo, creano dei deserti. Il popolo Saharawi, che vive in esilio nel deserto da tantissimi anni, ci dimostra che a volte da un deserto si può creare un giardino. Questo percorso che si compie ma non si conclude con il patto di amicizia è la dimostrazione che la pace è possibile, che inizia dall’accoglienza, dall’ospitalità della parte più importante dei popoli che sono i bambini. Grazie quindi oltre che al popolo Saharawi, ma anche all’Associazione Jaima Saharawi e al gruppo di volontari di Felina, Gombio, Villaberza che in 20 anni hanno costruito questo cammino di pace e continueranno a farlo, perché stiamo già programmando altre azioni per il futuro”.
“L’intervento di Fatima Mahfud, rappresentante del Fronte Polisario in Italia – ha detto l’Asessora alle Relazioni internazioni del Comune di Castelnovo Monti , Erica Spadaccini – è stato davvero molto bello: ci ha detto che per loro noi siamo dei custodi ai quali affidano il loro bene più grande, i bambini appunto, e questo ha consolidato fiducia reciproca e amicizia, vedendoli tornare ogni volta cambiati, cresciuti, accuditi e curati, anche nell’aspetto dell’assistenza sanitaria. Parole che ci hanno fatto capire un valore che noi magari diamo per scontato. Un’amicizia di 20 anni del resto ha portato a un legame molto forte. Amicizia è stata la parola che ha accompagnato questo cammino: l’amicizia con i bambini, ma anche tra i volontari e con l’associazione. Quella dei Saharawi è una battaglia che è sempre stata pacifica, con una scelta assolutamente non facile di resistenza, che dovrebbe insegnare molto ai governanti del mondo”.
Alla cerimonia sono intervenute anche Caterina Lusuardi, Presidente dell’Associazione Jaima Sahrawi, Zelinda Manfredi, referente di zona per Castelnovo Monti dell’Associazione, don Giovanni Ruozi, Parroco di Castelnovo Monti. In Italia sono oltre 300 i Comuni che dai primi anni ’80 hanno approvato patti di amicizia con il Popolo Saharawi in esilio da oltre cinquant’anni in Algeria a causa dell’invasione del Marocco, condannata anche dall’Onu. Ora si aggiunge Castelnovo: il patto sottoscritto ha come obiettivo prioritario “promuovere ed estendere i rapporti di solidarietà ed amicizia tra il Popolo Italiano ed il Popolo Saharawi già uniti dall’accoglienza e dalla cooperazione considerando la necessità di definire modalità future di scambio di esperienze culturali e di relazioni umanitarie, che costituiscono il fondamento per la costruzione di un mondo pacifico, giusto, libero, democratico e fondato sul diritto”.