REGGIO EMILIA – La demolizione del cavalcaferrovia di via Karl Marx si dovrà fare seguendo i tempi decisi da rete Ferrovie Italiane. A seguito della disposizione R.U.O. n° 819 del 28/10/2024, a partire dal 6 novembre 2024 è previsto l’avvio dei lavori di demolizione del cavalcaferrovia, nell’ambito dei cantieri per il prolungamento della tangenziale nord fino a Corte Tegge. L’intervento è guidato da ANAS in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e Rete Ferroviaria Italiana. Il cronoprogramma originale prevedeva il completamento della bretella di collegamento tra via Rinaldi e via Martiri di Piazza Tien An Men prima della demolizione del cavalcavia.
Secondo i residenti, i disagi causati da questo cantiere non pianificato a dovere sono enormi: i cittadini di frazioni come Roncocesi, Cavazzoli e Pieve Modolena si troveranno costretti a utilizzare come uniche vie di transito le strette Via Rinaldi e Via Villana, che non sono strutturate per sopportare il carico veicolare e il traffico pesante che si riverserà inevitabilmente.
Non si placano le polemiche tra gli abitanti della frazione, secondo cui la situazione è inaccettabile e potrebbe durare fino ad un anno, con danni incalcolabili per la vita quotidiana di lavoratori e studenti, oltre a gravi rischi in caso di emergenze. Le frazioni di Roncocesi e Cavazzoli ospitano anche uno degli accessi emergenziali all’autostrada, oltre al fatto che le zone sono state messe in allerta a seguito dell’ultima alluvione essendo nel raggio dei torrenti Crostolo e Modolena.
Questo cambio di pianificazione sarebbe dovuto ad un mancato coordinamento tra Anas e Ferrovie. Ferrovie potrebbe garantire solo questa finestra di stop del traffico ferroviario mentre Anas non avrebbe ancora terminato i lavori. Una situazione che non doveva verificarsi prima di dicembre 2024 a sentire la vecchia giunta.
Oltre al traffico urbano che ne risentirà pesantemente, i cittadini si interrogano su dove transiteranno i mezzi pesanti che saranno interdetti su Roncocesi e Cavazzoli, e sulle ripercussioni per la Via Emilia. Le frazioni dovranno convivere con un disagio che si prospetta lungo e complesso.
Ieri la discussione è giunta in Consiglio comunale, dove è stato affrontato un ordine del giorno urgente, poi approvato, presentato dal PD e riguardante le modifiche straordinarie alla viabilità a Cavazzoli e Roncocesi: “Preso atto che la demolizione del cavalcaferrovia avviene quindi prima che la bretella di collegamento tra Via Rinaldi a Cavazzoli e via Tien An Men a Pieve sia stata ultimata, contraddicendo accordi precedenti di ANAS circa questa tempistica, e che tutto il traffico che fino ad ora ha transitato per Via Marx (e che doveva essere dirottato sulla nuova bretella in costruzione) si riverserà sulle frazioni di Cavazzoli e Roncocesi con un evidente peggioramento delle condizioni di vivibilità degli abitanti di queste frazioni e un peggioramento delle condizioni ambientali della zona, il Consiglio impegna il Sindaco e la Giunta:
- – ad attivare tutte le misure alternative e straordinarie di viabilità al fine di contenere al massimo il disagio per i cittadini di Cavazzoli e Roncocesi;
- – a impedire il transito in Via Rinaldi dei mezzi pesanti con esclusione dei residenti in zona;
- – a inserire divieto di transito per auto e mezzi pesanti in Via Marx per chi da Pieve svolta in dx per la stessa via ad esclusione dei residenti in Via A. Garibaldi e Via Ghisleri;
- – ad attivare il coordinamento tra Polizia locale, Polizia Provinciale e Polizie locali dei Comuni coinvolti affinché vengano intensificati i controlli in zona, specialmente nelle prossime settimane, per verificare il rispetto delle ordinanze emesse per la viabilità;
- – a coordinarsi al fine di adottare misure nei comuni limitrofi per incentivare i mezzi a percorrere le strade provinciali quali SP111, SP39, SP112 e SP 63;
- – ad attivarsi con ANAS affinché la bretella di collegamento tra Via Rinaldi e Via Tien An Men sia completata nel più breve tempo possibile per ridurre i disagi ai cittadini di Cavazzoli e Roncocesi”.
La mozione è stata approvata con 18 voti favorevoli (Pd, Europa Verde-Possibile, M5S, Lista civica Massari), 4 contrari (Coalizione civica, Fratelli d’Italia) e un astenuto (Lega-Salvini premier).