REGGIO EMILIA – Si è tenuto presso Ruote da Sogno il tradizionale incontro di fine anno di Unindustria Reggio Emilia, intitolato 2025 i “reggiani” tra incertezza e speranza, a cui hanno preso parte oltre 350 persone tra imprenditori, imprenditrici e autorità.
L’incontro, condotto da Andrea Cabrini, direttore Class CNBC, ha preso il via con l’intervento della presidente Roberta Anceschi. Sono seguiti la relazione di Daniele Marini, docente di Sociologia dei processi economici Università di Padova – Direttore Scientifico Community Research&Analysis e una conversazione tra Marco Massari, sindaco di Reggio Emilia; Emanuele Ferrari, sindaco di Castelnovo né Monti e Paolo Dallasta, sindaco di Guastalla.
E’ stato inoltre assegnato il Premio Italiano Meccatronica 2024 – ricerca e impresa, dedicato ai progetti di ricerca universitaria realizzati in collaborazione con aziende meccatroniche.
Nel corso dell’evento si è tenuta la presentazione del libro “La Periferia Intelligente” di Lorenzo Ciapetti, direttore Antares e Giuliano Nicolini, consulente aziendale, ricercatore e formatore.
Sul palco è stata annunciata la donazione di 50 mila euro da parte di Unindustria Reggio Emilia a APRO ETS a sostegno della Gastroenterologia Endoscopica Digestiva del CORE di Reggio Emilia.
Infine sono state premiate le aziende che, nel corso del 2024, hanno festeggiato i 70, 60, 50 e 40 anni di fondazione.
Ecco alcuni passaggi dell’intervento della Presidente di Unindustria Reggio Emilia Roberta Anceschi: “Pochi giorni fa il 12° Rapporto sulla coesione sociale, realizzato dalla Camera di Commercio dell’Emilia in collaborazione con Fondazione Manodori, ha descritto lo stato dell’economia e della società reggiana con le seguenti parole. “Dopo la crescita lineare che ha caratterizzato gli anni centrali dello scorso decennio, la successiva bufera rappresentata dal Covid e la repentina ripresa nel 2021 e 2022, l’economia e la società reggiana sono alla ricerca di nuovi equilibri, in un alternarsi di buone notizie ma anche di incertezze”.
Queste ultime sono riferite, soprattutto, allo stato di difficoltà che riguarda l’industria per la quale si prevede di chiudere l’anno con un calo della produzione pari a 1,5%. Non è dunque un caso se l’indicatore costituito dalla cassa integrazione evidenzia nei primi nove mesi del 2024 un significativo +142%. Dato che trova puntuale riscontro nel rallentamento dell’export reggiano.
Nonostante tutto ciò, sullo sfondo si evidenzia un tessuto imprenditoriale e sociale che in questi stessi anni si è rafforzato in alcuni valori fondamentali, come l’innovazione, l’internazionalizzazione, il Pil, il reddito delle famiglie, il numero degli occupati e la qualità della vita.
Riferendomi a quest’ultima, voglio ricordare la sanità che – nonostante la carenza di personale – ha assicurato sia un rilevante aumento del numero delle prestazioni, sia l’apertura del Centro assistenza e urgenza di Reggio Emilia nel dicembre 2023, sia, infine, l’ampio recupero degli interventi chirurgici bloccati nel lungo periodo della pandemia. Il nostro presente, dunque, appare segnato in maniera significativa da luci e ombre.
Questo quadro è stato confermato, purtroppo, nei giorni scorsi dal CENSIS. Il suo rapporto annuale lo possiamo sintetizzare nel seguente modo: aumenta il lavoro ma il ceto medio è più povero, cala la fiducia nella politica, mentre gli italiani paiono ignorare quasi tutto del Paese in cui vivono. Unindustria Reggio Emilia è impegnata a comprendere questa realtà e a dare voce all’imprenditoria reggiana che rappresenta di per sé un prezioso capitale sociale”