Di Matteo Benevelli – METEO REGGIO

Giorni della Merla
Ph pagina Fb Meteo Reggio

I Giorni della Merla, tradizionalmente gli ultimi tre giorni di gennaio (29, 30 e 31), sono noti come il periodo più freddo dell’anno secondo la cultura popolare italiana.

Quest’anno il nostro territorio è alle prese con un intenso fenomeno di “Garbino” che ha portato sul reggiano temperature al limite dell’imbarazzante per il periodo di gennaio, con ben +18°C nella bassa. Questa combinazione inusuale di un evento legato al freddo con un fenomeno che evoca il tepore primaverile offre un curioso contrasto. È un’occasione per riflettere su come le tradizioni popolari e i cambiamenti climatici si intreccino, modificando percezioni consolidate e rendendo il clima sempre più imprevedibile. Il 29, 30 e 31 gennaio e, secondo la tradizione, sono considerati i giorni più freddi dell’anno. Il nome deriva da antiche leggende che spiegano il motivo di questo freddo intenso e perché i merli abbiano le piume nere.

Esistono diverse storie legate ai Giorni della Merla, tra cui:

Un tempo, i merli erano tutti bianchi. Una merla e i suoi piccoli, per ripararsi dal gelo di gennaio, si rifugiarono in un comignolo. Dopo tre giorni, quando il freddo si attenuò, uscirono, ma il fumo li aveva anneriti. Da allora, tutti i merli nacquero con il piumaggio nero.

Gennaio, mese dispettoso, era solito rendere la vita difficile agli animali con il suo freddo. Una merla, stanca di questa persecuzione, fece scorte di cibo e rimase nel nido fino alla fine del mese, che allora aveva solo 28 giorni. Offeso, Gennaio chiese a Febbraio tre giorni in prestito e scatenò bufere di neve e gelo. La merla sopravvisse, ma quei tre giorni rimasero i più freddi dell’anno.

Se i Giorni della Merla sono molto freddi, si dice che la primavera sarà bella e mite. Se invece sono miti, l’inverno potrebbe continuare a lungo.

Questa tradizione è particolarmente sentita in Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte.

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