La Candelora è una festività religiosa che celebra la presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme. Il nome della festività deriva dal latino candelorum, che significa “festa delle candele”, in riferimento alla tradizionale benedizione dei ceri, simbolo di luce e speranza.

Le candele, protagoniste della celebrazione, simboleggiano Cristo come “luce per illuminare le genti”, titolo attribuitogli dall’anziano Simeone durante il rito, obbligatorio per i primogeniti maschi secondo la Legge giudaica.

Si celebra il 2 febbraio, una data significativa anche dal punto di vista astronomico, poiché segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Secondo la tradizione popolare, se in quel giorno il tempo è sereno, l’inverno durerà ancora alcune settimane; al contrario, se il clima è piovoso o ventoso, la primavera è imminente.

Molti proverbi dialettali legati alla meteorologia fanno riferimento alla Candelora, come quello che recita: “Per la santa Candelora, se nevica o se piove, dell’inverno siamo fuori; ma se piove e tira vento, dell’inverno siamo dentro”.

In passato, si riteneva che la Candelora fosse anche un’occasione per verificare la presenza del malocchio. Secondo antiche pratiche magiche, per effettuare questa verifica si immergevano tre capelli della persona interessata in una bacinella d’acqua, seguiti da tre gocce d’olio precedentemente toccate dal dito del soggetto. Se le gocce d’olio rimanevano integre e al centro della bacinella, significava che la persona non era vittima del malocchio; in caso contrario, si credeva che ne fosse affetta.