Questionario Cisl valutazione SETA
Autisti SETA compilano questionario valutazione

REGGIO EMILIA – Cisl Emilia Centrale boccia senza appello il Piano di rilancio di Seta. Il sindacato ha inoltre invitato gli autisti del trasporto pubblico locale a compilare un questionario di valutazione dell’azienda a cui hanno preso parte, in meno di 24 ore, 101 autisti di Seta Reggio (il 58% dei piloti in servizio). La pagella ai manager di Seta porta un voto gravemente insufficiente: 4.

“L’azienda poteva aprire una fase nuova, di dialogo e di investimenti sulla qualità del lavoro, capace di fermare la fuga degli autisti – commenta Rosamaria Papaleo, leader di Cisl Emilia Centrale – e invece non solo non intende investire sul buon lavoro ma considera le richieste sindacali un grave rischio che porterebbe al calo della produttività”. Dal Piano di rilancio “emerge il tradimento della richiesta principale avanzata dai Sindaci soci. Chiedevano prioritariamente il miglioramento delle relazioni sindacali e “hanno ottenuto una nuova mortificazione per gli autisti: sul piatto restano solo i 600.000 euro annunciati a ottobre, largamente insufficienti per costruire un buon contratto aziendale“.

“Dal 2021 al 2024 se ne sono andati 142 autisti. E mentre l’esodo continua Seta porta avanti un piano da 76 milioni di euro per il rinnovo di 210 mezzi” aggiunge Gaetano Capozza guida la Fit Cisl a Reggio. “Questa azienda ha dato ai lavoratori solo 600.000 euro, briciole già impiegate per un buono pasto da 8 euro per tutti gli autisti di Piacenza, Modena e Reggio. Si rifiuta di cancellare la differenza salariale tra chi è stato assunto prima e dopo il 2012, un tema molto sentito a Reggio. Servirebbero 400.000 euro ma non se ne fa niente. Fit Cisl continuerà la lotta, perché si arrivi ad assumere più autisti e a sistemare i turni. Gli autisti se ne vanno perché non ce la fanno più a reggere 14 ore di nastro lavorativo, per guidare, in modo spezzato, 7 ore al giorno”.

Per quanto riguarda il questionario realizzato da Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Autoferro, “in meno di 24 ore il 58% degli autisti Seta (101 votanti su 175 in servizio) ha partecipato al questionario che abbiamo promosso per dare voce al cambiamento”, spiegano i leader sindacali Gaetano Capozza (Fit Cisl), Carmine Bovienzo (Uil Trasporti) e Roberto Giampietri (Ugl Autoferro), le tre sigle che da un anno “guidano la resistenza contro un’azienda che investe 75 milioni di euro in nuovi autobus ma rifila ai lavoratori la miseria di 600.000 euro per una manciata di buoni pasto”

Il 58% degli autisti dichiara di voler abbandonare Seta: il 40% sta pensando di farlo e il 18% è già alla ricerca di un altro lavoro. A questi si somma l’insoddisfazione di un 25% che “purtroppo” non può lasciare Seta, perché ha legami a Reggio. Solo il 17% ha confermato di amare l’impiego nell’azienda reggiana. In una scala di voto da 1 a 10, l’idea di consigliare a un amico di venire a lavorare in Seta, a Reggio, ottiene un desolante 3.6 di media. E poi la domanda delle domande: quanto sono soddisfatti gli autisti Seta del loro lavoro? Pochissimi. Voto medio: 4.88.

“Gli autisti hanno parlato. Con una partecipazione straordinaria il questionario ha dato voce al cambiamento, accogliendo tutti gli autisti, anche quelli non iscritti o iscritti ad altri sindacati – proseguono Capozza, Bovienzo e Giampietri –. Oggi siamo in larga maggioranza in Seta perché le persone hanno capito che salvare gli autisti è una missione che deve unire”.

“Seta – concludono i sindacalisti – dichiara di considerare un rischio per la produttività il miglioramento delle condizioni dei suoi autisti, visti come una zavorra costosa, un rischio per il bilancio light che va portato in dote alla società unica di Bologna. E, infatti, fino a oggi gli incontri sono stati poco seri: solo 24 ore fa Seta ha provato a far uscire dal tavolo centrale la discussione dell’assegnazione dei turni tanto cara ai lavoratori”.