di Paola Campo

REGGIO EMILIA – Si è tenuto 22 febbraio il pellegrinaggio cittadino verso uno dei luoghi giubilari della città, la Casa della Carità di San Girolamo. Partito dalla chiesa di San Pietro, ha raggiunto il luogo in 4 tappe. Il messaggio centrale dell’iniziativa si puo’ riassumere in tre in tre parole chiave : speriamo, crediamo, amiamo.

Guidati dal parroco dei Santi Pietro e Giacomo Apostoli, don Alessandro Ravazzini, i pellegrini hanno sostato davanti alla chiesa di San Pietro, lungo la via Emilia all’imbocco di via Fontanelli all’incrocio con via Toschi e, infine, nel cortile della Casa della Carità, dove un grande arcobaleno incorniciava il titolo della bolla di indizione del Giubileo: la Speranza non delude. L’opera è stata realizzata dalla pittrice Eloise Balia della parrocchia dei Santi Agostino, Stefano e Teresa.

Ogni tappa del pellegrinaggio è stata scandita dalla lettura dialogata di un brano evangelico, da una preghiera corale e da un canto, per meditare insieme sul senso del Giubileo. Il suono del corno, eseguito da Claudio Rossi ha accompagnato con solennità l’ingresso alla Casa della Carità attraverso la “Porta Santa”, contrassegnata dal logo del Giubileo.

All’interno alcuni ausiliari hanno portato testimonianze sul significato della partecipazione alla vita della Casa, sottolineando in particolare l’arricchimento per la loro vita spirituale e i doni ricevuti dalla relazione con gli Ospiti. Prima della conclusione con la benedizione impartita da don Luca Grassi parroco dei Santi Agostino, Stefano e Teresa, Suor Katia, Carmelitana Minore della Carità, ha illustrato il significato giubilare delle “tre Mense” su cui si fonda la Casa della Carità: Parola, Eucaristia, Poveri e ha presentato le tappe successive dell’ideale pellegrinaggio giubilare. Sulle note del canto finale, ciascuno dei presenti ha ricevuto dalle mani degli Ospiti la Carta del Pellegrino, con gli appuntamenti per la condivisione delle riflessioni sul Vangelo della domenica (Mensa della Parola) il 15 marzo e il 5 aprile, per l’Adorazione Eucaristica (Mensa dell’Eucaristia) il 6 maggio e per un’esperienza di incontro e servizio (Mensa dei Poveri) dal 2 all’8 giugno e dal 15 al 21 settembre. Il pomeriggio si è concluso con un momento di convivialità, che ha inteso sottolineare il valore della condivisione del cammino di Speranza, di Fede e di Amore a cui il Giubileo chiama ciascuno di noi e le nostre comunità.