GUASTALLA (Reggio Emilia) –Una 56enne residente nella bassa reggiana, in compagnia di un’amica, si era recata a Pegognaga, in provincia di Mantova, per mettere a segno alcuni furti, concentrandosi su due case vicine. Nella prima, la presenza del figlio della proprietaria aveva fatto desistere le due donne, che, dopo aver forzato l’ingresso, non erano riuscite a portare a termine il loro intento. Nella casa accanto, invece, abitava l’anziana nonna, e qui le ladre erano riuscite ad entrare ma l’arrivo dei carabinieri, allertati dal nipote dell’anziana, le aveva messe in fuga.
Le indagini dei Carabinieri, anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno portato all’identificazione delle due donne. I fatti risalgono al dicembre del 2017 e, dopo l’inchiesta, i carabinieri hanno denunciato alla Procura di Mantova una 52enne di Verona e una 56enne residente nella bassa reggiana. L’iter processuale si è concluso con la sentenza della Corte d’Appello di Brescia, che a condannato la donna reggiana a 2 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, con una multa di 1.333 euro. La sentenza, divenuta definitiva l’anno scorso, ha visto la condannata richiedere e ottenere la pena sostitutiva della detenzione domiciliare. Divenendo esecutiva la condanna l’ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Mantova ha emesso l’ordine di carcerazione per l’espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare sostitutiva. Ricevuto il provvedimento restrittivo, i carabinieri hanno rintracciato la donna e dopo averla arrestata l’hanno poi posta in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione per l’espiazione della pena.