di Giuseppe Adriano Rossi
REGGIO EMILIA – Cinque anni or sono il 14 marzo 2020 si spegneva, colpito dal Covid, don Guido Mortari, lo storico parroco di Sant’Agostino.
Don Guido Mortari ha trascorso ben cinquantacinque anni ininterrottamente a servizio della comunità parrocchiale cittadina prima come curato, poi come parroco; anche da seminarista per un biennio don Guido vi era stato catechista. Entrato in Seminario dopo gli studi liceali e aver intrapreso quelli universitari, don Mortari è stato ordinato sacerdote sessant’anni or sono il 29 giugno 1965 dal vescovo Gilberto Baroni.
Don Guido e Sant’Agostino sono stati per oltre mezzo secolo un tutt’uno: una rapporto inscindibile ha legato il sacerdote alla sua comunità, alla storica chiesa e al campanile, ai locali parrocchiali dove generazioni si sono formate e cresciute sotto la sua guida.
Nel suo generoso e prezioso ministero, ha saputo sempre interpretare la raccomandazione di Papa Francesco “Siate pastori con l’odore delle pecore”. Infatti era sempre vicino ad ognuno con il consiglio, il conforto, la preghiera e, soprattutto, l’esempio e la testimonianza di un Vangelo radicalmente vissuto.
Certamente non mancavano i richiami da lui motivati con l’espressione latina: “Opportune et inopportune”.
Ma soprattutto l’amicizia, la paternità, la condivisione, la pazienza, la tenacia sono state le note che hanno contraddistinto i rapporti di don Guido con migliaia di parrocchiani di tutte le età.
La benedizione delle case, la Comunione portata agli anziani e agli ammalati – quante migliaia di gradini ha salito! -, il catechismo, i gruppi di Vangelo, il Consiglio pastorale parrocchiale, la recita del Santo Rosario presso edicole mariane nel territorio della parrocchia, il grest, il periodico pranzo delle famiglie, la devozione alla Madonna della Cintura e alla Vergine di Lourdes, il giornalino parrocchiale, soprattutto il voler creare un clima di comunità, impresa certamente non facile soprattutto oggi in città: queste alcune delle peculiarità che hanno connotato il parroccato di don Guido. E poi l’attenzione costante e premurosa per il decoro della chiesa – che un impegnativo restauro ha riportato al suo originario splendore – e dei locali per il catechismo e le varie attività e del teatro. Venerdì 14 marzo alle ore 19.00 nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano e domenica 16 marzo alle 11,30 in Sant’Agostino saranno celebrate le Sante Messe in ricordo e suffragio.