Eventi mese della Legalità a Reggiolo
Locandina “Mese della Legalità” a Reggiolo

REGGIOLO (Reggio Emilia) – A Reggiolo sta per partire il ‘Mese della Legalità’, un ciclo di incontri aperti alla cittadinanza. Promossi dal Comune di Reggiolo in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, coinvolgono due realtà tra le più autorevoli dell’antimafia: il movimento AddioPizzo di Palermo e la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.

Gli appuntamenti sono 4 distribuiti in 3 giorni e sono rivolti a cittadini di ogni età, a ingresso libero”, specifica Livia Arioli, vicesindaca e assessora alla Scuola. “Partiamo con uno spettacolo in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Sabato 15 marzo alle ore 10, infatti, presso l’Auditorium Fellini-Masina, andrà in scena “La partita non è ancora finita” (regia di Matteo Bartoli), con la partecipazione delle classi terze della scuola secondaria di Reggiolo.

Il 22 marzo Reggiolo incontra un rappresentante del movimento Addiopizzo che lotta contro il racket delle estorsioni mafiose; l’appuntamento è alle 16 presso Reggiolo Factory in via IV novembre. Nell’ultima data, il 12 aprile, un duplice appuntamento ricorda la lotta di Peppino Impastato, giornalista ed attivista ucciso dalla mafia. Il fratello Giovanni alle 10 in Auditorium incontrerà le seconde classi della secondaria che esporranno i lavori svolti a scuola sul tema della legalità. Alle 16 invece avrà luogo “Felicia: Verità e Memoria”, incontro-intervista in ricordo di Felicia, mamma di Peppino e Giovanni.

“Le tre iniziative che presentiamo – ha detto il sindaco Roberto Angeli – si inseriscono in un percorso di promozione della legalità che il nostro Comune porta avanti da anni, con credenza e continuità. Sono azioni concrete che mirano a sensibilizzare, formare e coinvolgere attivamente i cittadini, in particolare i giovani, affinché la cultura della legalità diventi sempre più parte della nostra comunità. Gli appuntamenti seguono idealmente il viaggio a Palermo dello scorso novembre, quando, insieme a 25 ragazzi studenti universitari, abbiamo ripercorso la storia di Peppino Impastato e di tante altre vittime della mafia, uomini e donne che hanno dedicato la loro vita alla lotta per la giustizia e la libertà. Un’esperienza intensa che ha lasciato un segno profondo e che oggi trova continuità in nuovi progetti capaci di alimentare il senso civico e la responsabilità collettiva”.