Il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) di Parma ha svolto, nei mesi scorsi e fino a pochi giorni fa, numerose ispezioni igienico-sanitarie con l’obbiettivo di garantire il rispetto delle normative in materia di benessere animale e sicurezza alimentare, al fine di tutelare la salute degli animali.
A Reggio Emilia, durante un controllo presso un ambulatorio veterinario, i militari del N.A.S. hanno rilevato carenze igienico-strutturali, in particolare: diffusa presenza di ragnatele, stoccaggio di materiale non attinente all’attività che ostacolava le normali operazioni di pulizia, e scarsa cura di locali, arredi e apparecchiature. Le irregolarità sono state segnalate all’Azienda USL di Reggio Emilia per l’adozione dei provvedimenti di competenza.
In provincia di Reggio Emilia, in un ambulatorio veterinario della Val d’Enza i carabinieri NAS hanno sequestrato 11 confezioni di un prodotto vantante proprietà terapeutiche e farmacologiche, privo della necessaria autorizzazione (A.I.C.) del Ministero della Salute, per un valore complessivo di circa 180 euro. Sono state inoltre riscontrate irregolarità nella tenuta del registro di carico/scarico dei farmaci stupefacenti. Al legale rappresentante della ditta produttrice del prodotto è stata contestata una violazione amministrativa con sanzione pari a 20.660 euro, mentre al legale responsabile dell’ambulatorio è stata contestata una sanzione amministrativa di 500 euro;
Sempre in Val d’Enza è stata effettuata un’ispezione igienico-sanitaria presso un negozio di vendita di generi alimentari per animali. Durante l’ispezione, sono stati sequestrati amministrativamente 12 kg di alimenti per animali da compagnia, del valore commerciale complessivo di circa 200 euro, in quanto erano scaduti. Al responsabile inflitta una sanzione di 500 euro.
Un’altra ispezione presso un bazar etnico ha portato al sequestro di 36 confezioni di alimenti per animali da compagnia, del valore commerciale complessivo di circa 200 euro, poiché scaduti. Anche in questo caso al responsabile è stata comminata una sanzione di 500 euro.
